Il professore cinese Fang Lizhi, docente di fisica nell’University of Arizona, è morto improvvisamente a Tucson all’età di 76 anni. Lizhi negli anni Ottanta osò criticare duramente il marxismo e il maoismo e fu tra gli ispiratori della contestazione studentesca che il regime represse nel sangue nel 1989. A causa dei suoi scritti egli fu espulso nel 1987 dal Partito comunista cinese.

Fang Lizhi era un personaggio di primo piano nel mondo accademico, docente di astrofisica e vicepresidente dell’Università di scienza e tecnologia. Furono i suoi discorsi a ispirare gli studenti e a spingerli a manifestare nelle strade, dove sfidarono i carri armati e lasciarono sul campo centinaia di vittime nella famosa strage di piazza Tienanmen.

Il 5 giugno 1989, giorno susseguente alla strage, Fang e sua moglie Li Shixian riuscirono fortunosamente a salvarsi rifugiandosi all’ambasciata americana di Pechino. Vi rimasero per un intero anno, poiché pendeva su di loro la grave accusa di crimini anti rivoluzionari. Nel giugno 1990 il regime consentì loro di lasciare il paese e i coniugi trascorsero in esilio gli ultimi 22 anni della loro vita in comune.

(Fonte: il Giornale)