Continua e si conclude l’intervista concessa da Lorenzo Quadri a Francesco De Maria. Il municipale leghista si esprime sul contestato Polo culturale, sulla Lugano turistica, sugli “alleati” UDC che mugugnano e sulle comunali del 2013, che vedranno la Lega dare l’assalto al feudo PLR, incontestato da decenni.


Francesco De Maria Il LAC, nuovo polo culturale della città di Lugano, agli occhi di un profano appare come un progetto ambizioso e costoso ma non necessariamente folle o perverso. Eppure il LAC è stato oggetto di critiche leghiste molto severe, talvolta feroci. Quali sono le colpe inescusabili del LAC ?

Lorenzo Quadri Il LAC costituirà, dati i suoi costi passati, presenti e soprattutto futuri, una pesante palla finanziaria al piede per la progettualità della città. Ma ormai è in costruzione. L’unica possibilità che vedo, nell’ottica della riduzione del danno, è quella di imprimere alla struttura, ovvero a quella che sarà la sua proposta di contenuti, una chiara valenza di attrattiva turistica. Non è però questo l’indirizzo dell’offerta culturale cittadina.

Il Mattino della Domenica ha parlato di costi di gestione intorno ai 20 milioni annui. Si tratta di una stima plausibile o di una grossolana esagerazione con fini polemici?
LQ Da vari anni ormai le presunte “grossolane esagerazioni populiste” trovano puntuale riscontro nella realtà.

Il capo del dicastero Lugano Arte e Cultura – come risulta dal sito ufficiale della Città – è il Sindaco. Come mai la competenza principale non appartiene più all’on. Giovanna Masoni Brenni?
LQ Questa è una domanda che andrebbe rivolta ai municipali direttamente coinvolti.

Veniamo alle elezioni comunali di Lugano 2013. Il gettonatissimo Borradori è già stato da me intervistato. Ma anche Quadri conta molto. Quanto è desiderabile per la Lega una vittoria nella città più importante e che cosa essa si appresta a mettere in campo per conseguirla?
LQ Il sindacato di Lugano è certamente un obiettivo importante per il nostro Movimento, ma la politica ha la caratteristica di non essere così facilmente prevedibile.

Perché la Lega farà grande Lugano più di quanto non lo potrà fare il PLR?
LQ Perché la Lega è più vicina al cittadino e perché la Lega ha dimostrato di essere in grado di compiere degli strappi quando questi sono necessari. E lo saranno sempre di più. Lugano per crescere dovrà aumentare il proprio margine di manovra dalle camicie di forza cantonali e federali che vieppiù si vogliono imporre, diventando partner del Cantone e – perché no? – anche della Confederazione, invece di destinatario chiamato a subire gli “ordini di marcia”, non di rado contrari all’interesse della Città, dei suoi abitanti e della sua economia.

Un risultato simile a quello dell’aprile 2011 (elezione al Consiglio di Stato) consacrerebbe il vostro potere sulla Città. Tutti quei voti (non tutti “leghisti puri…) ci saranno ancora nel 2013?
LQ Questo lo si saprà solo nel 2013…

I “fedelissimi” UDC saranno della partita? Avanzeranno pretese? E queste potranno essere soddisfatte? Posso confidarle che un certo malumore anti-leghista serpeggia tra i democentristi “Ci sfruttano! Non ci lasciano che le briciole” è il minimo che si sente dire in giro.
LQ Se è per questo, a seguito delle recenti dichiarazioni del neo-presidente Udc, anche tra le file della Lega “serpeggia un certo malumore” antidemocentrista. In ogni caso, il secondo seggio municipale a Lugano non è frutto della lista unica con l’Udc.

E il nuovo presidente Pinoja ha voluto – forse tatticamente e dimostrativamente – prendere qualche distanza dalla Lega…
LQ Trovo che il neo-presidente si sia prodotto in esternazioni fuori posto, facendosi così strumentalizzare dai media nemici della nostra area politica, ossia la stragrande maggioranza. Mi chiedo quale sia la tattica.

Il radicale Gendotti ostenta sicurezza e pensa di poter vincere a Lugano nel 2013… Il “vicepresidente trainante” si illude?
LQ I radicali certamente a Lugano non vinceranno. Da parte nostra, faremo in modo che la sicurezza ostentata da Gendotti vada in fumo.

Per concludere, due parole sulla nuova di zecca AreaLiberale. Una mossa vincente?
LQ Una mossa che non porterà da nessuna parte. Se qualcuno pensa, in questo modo, di creare difficoltà al Plr, forse ha sbagliato i calcoli…

Morisoli è già in caccia di una seconda rivincita, dopo aver mancato la prima. Saprà rubare voti alla Lega?
LQ Ne dubito fortemente. E’ più probabile che ne tolga all’Udc.

La sconfitta di Morisoli nella corsa agli Stati non è stata un gran peccato, essendo andata persa l’occasione di un brillantissimo en plein nell’anno di grazia 2011? Il popolo leghista ha seguito compatto? O si è puntato sul candidato sbagliato? La Lega lo ha imposto all’UDC?
LQ Tutte le sconfitte sono un peccato. Ma le candidature agli Stati sono candidature di area più che di partito. Morisoli è una persona molto competente; il Ticino avrebbe tratto vantaggio dalla sua presenza a Berna. Non è però un leghista. E’ quindi chiaro che un candidato leghista avrebbe ottenuto più voti dalla Lega; ma non necessariamente da altri. Per il resto, non sono un fanatico dell’en plein a tutti costi. Quando si sale troppo in alto, si può solo scendere. Magari cadere.

ReGiorgio mi ha detto (eravamo noi due soli nella sala del Municipio): “Se Borradori correrà, farà un risultato grande e galvanizzante”. Ma anche Quadri è amato e molto votato. Potrebbe un giorno Lorenzo Quadri sedersi sulla poltrona più alta, nella mia Città?
LQ Al momento non è un’ipotesi plausibile. Ma non poniamo limiti alla Provvidenza (soprattutto in periodo pasquale…)!