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Lunga intervista sull’edizione odierna del domenicale Il Caffè a Marco Bazzi, direttore di Tele Ticino, sull’autonomia delle redazioni di televisione e radio 3i nel nuovo assetto che vede il Corriere del Ticino quale azionista di maggioranza.

Qui di seguito alcuni passaggi dell’intervista.
Bazzi commenta che “la differenza tra la situazione attuale e quella futura che prevede una maggioranza assoluta del Corriere nella holding di Timedia e di riflesso nel controllo su TeleTicino e Radio 3i” porterà dei cambiamenti.
“Le redazioni – prosegue – sono preoccupate per il fatto che Tele Ticino possa diventare un satellite del Corriere, con tutte le conseguenze ipotizzabili sul piano dell’autonomia aziendale.
… E sullo sfondo c’è pure il timore per una sorta di maggioritario politico, calato nell’editoria con un polo che ha un’ispirazione di centro destra.”

Al giornalista che gli chiede “Per garantire il futuro delle due testate c’era qualche altra possibilità se non quella di legarsi mani e piedi al Corriere?” Bazzi risponde : “Tele Ticino chude i conti in pareggio da diversi anni e beneficia di circa 2,8 milioni del canone tv, che potrebbero aumentare sino alla copertura del 70% dei costi se passa la modifica della legge attuale.
Radio 3i negli ultimi anni ha raddoppiato il fatturato pubblicitario ed è cresciuta anche come ascolti, inoltre beneficia di 600mila franchi circa del canone. Non vedo particolari problemi per la sostenibilità futura di queste due aziende.”