Non è la politica della malagestione finanziaria che ha condotto la Spagna alla catastrofe economica attuale, ma le conseguenze della crisi finanziaria mondiale, scrive l’economista americano Paul Krugman sul quotidiano austriaco Der Standard : “La Spagna deve uscire dalla Zona euro. I problemi di bilancio spagnoli sono una conseguenza della crisi, non la causa. E malgrado questo, le prescrizioni dettate da Berlino e Francoforte reclamano maggiori tagli, maggiore austerità.


Diciamo le cose come stanno : siamo di fronte a un atteggiamento demenziale. L’Europa ha dietro di sè anni di una rigida politica di austerità e i risultati mostrano chiaramente quello che i ricercatori ferrati in Storia predicano da tempo. Ossia che simili programmi non fanno che travolgere economie deboli, spingendole nella recessione.

Quale è l’alternativa? Negli anni 1930, la condizione fondamentale per un risanamento era stato l’abbandono della parità delle divise per l’oro. L’equivalente oggi sarebbe un’uscita dalla Zona euro e la ripresa delle monete nazionali.
Questo può essere giudicato inconcepibile. Effettivamente una simile misura avrebbe conseguente devastanti sul piano economico e politico, ma proseguire la rotta attuale e imporre programmi di rigore economico sempre più duri a paesi sempre più in crisi è ancora meno concepibile.”