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L’Europa è un vero disastro: politicamente, economicamente e finanziariamente. Lo afferma David Rosenberg, economista capo del gruppo finanziario Gluskin Sheff.

Le dichiarazioni di Rosenberg sono riportate dal portale di informazione economica Wall Street Italia.com : “L’operazione di rifinanziamento di lungo periodo (LTRO) messa in atto dalla Banca centrale europea ha avuto vita breve. Non ha fatto altro che restringere questa relazione che c’è tra i bilanci della BCE e la performance dei bond governativi.
Si è trattato di un fallimento, così come il Quantitative Easing (QE) della Federal Reserve. Se avesse funzionato nessuno sarebbe qui a chiedere un QE3.

Il vero problema è che si starebbe assistendo a un rallentamento dell’economia tedesca e questo dovrebbe portare a una minore volontà di aiutare i paesi della periferia dell’Eurozona.
Da un punto di vista geopolitico, una Germania più isolata vuole dire maggiore instabilità.
In meno di 2 anni sono ormai sette i leader europei che hanno abbandonato la propria poltrona a causa della crisi del debito sovrano, che ora investe la Francia, dopo aver colpito Irlanda, Portogallo, Grecia, Italia, Spagna e Olanda.
E’ una miscela esplosiva, fatta di insolvenza finanziaria, fragilità delle economie e instabilità politica.

Sono ormai sempre meno i paesi che possono vantare un rating AAA: Australia, Canada, Danimarca, Finlandia, Germania, Lussemburgo, Norvegia, Olanda, Singapore, Svezia, Svizzera e Regno Unito.
Restringendo il campo a quei paesi con rendimenti reali più attraenti, allora la lista si accorcerebbe: Australia, Norvegia e Svizzera.”