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Berna esige 98 modifiche al prototipo del futuro aereo da combattimento che la Confederazione intende acquistare. Al momento il fabbricante svedese Saab ne ha eseguite solamente 7. La consegna dei 22 Gripen potrebbe slittare al 2023.

Il dossier sugli aerei da combattimento Gripen, che la Confederazione intende acquistare per sostituire i vecchi Tiger, sta diventando pesante. La Svizzera esige che gli aerei siano consegnati, nel 2018, con 98 modifiche rispetto al modello attuale e sino ad oggi il costruttore svedese Saab ha eseguito solo sette di queste modifiche.

Stando a quanto scrive il domenicale romando Le Matin Dimanche, nel suo stato attuale il Gripen presenta grosse lacune. Le sue capacità in termini di carburante sono insufficienti, i motori sono poco potenti e non dispone dei radar previsti dall’esercito svizzero.
Il Consigliere federale Ueli Maurer ha spazzato via questi argomenti assicurando che la Confederazione acquisterà la versione migliorata del Gripen, ossia il modello Gripen E/F, provvisto – appunto – di 98 modifiche atte a migliorare l’efficacia e le prestazioni del velivolo.

Il problema è che di queste 98 modifiche ne sono state eseguite per il momento solamente 7, mentre 55 altre sono state pianificate ma esistono solamente a livello teorico.
Le rimanenti 36 sono state elaborate ma non sono ancora state montate sul velivolo-test. Oltre a queste, la Confederazione aveva chiesto altre dieci modifiche che però le Forze aeree svedesi rifiutano di eseguire, giudicandole troppo costose.
Tutti questi fattori causano un ritardo di almeno cinque anni nella consegna degli aerei. Si slitterebbe al 2023, invece che al 2018.

La Commissione incaricata di valutare l’operazione dovrà esprimersi entro giugno, ma secondo Le Matin Dimanche dei suoi otto membri, solamente il deputato UDC Hans Fehr si dice ancora favorevole all’acquisto degli aerei svedesi.
Gli altri membri dovrebbero chiedere che si proponga un velivolo diverso, meno problematico. In questo caso la valutazione finale dovrebbe tener conto dell’efficacia operativa anche del Rafale e dell’Eurofighter. Il numero degli aerei potrebbe anche diminuire e l’acquisto comprendere meno dei 22 velivoli previsti oggi.