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I ministri dell’Interno dei paesi dell’Unione europea si sono incontrati giovedì in Lussemburgo per discutere la riforma delle regole dello spazio Schengen.

Questa riforma prevede che gli Stati dell’UE possano, in circostanze eccezionali, ristabilire il controllo alle frontiere per una durata massima di due anni.
Un’iniziativa populista e retrograda, scrive oggi il quotidiano austriaco Kurier : “Possiamo immaginare quali saranno le circostanze eccezionali : le elezioni nazionali. La paura dello straniero rimane l’argomento portante di campagne elettorali di basso livello.
La zona Schengen è stata una delle acquisizioni più visibili e preziose dell’Unione europea. Quel che fa apparire la riforma delle barriere frontaliere in una nuova prospettiva è il fatto che gli Stati UE vogliono continuare a crescere insieme.
[…] La Cancelliera tedesca Angela Merkel parla di un’Europa a due velocità. Riferendosi allo Spazio Schengen è inevitabile avere il sentimento che queste due velocità corrispondono a una marcia in avanti da un lato e a una marcia indietro dall’altro.”