Il Comitato cantonale del Partito liberale-radicale si è riunito questa sera, 14 giugno, a Rivera. Lo scoop pomeridiano del Corriere del Ticino online è stato puntualmente confermato dai fatti. Il “vicepresidente trainante” avvocato Gabriele Gendotti, leader temporaneo del partito da febbraio, è stato escluso – sembra con il consenso dell’interessato – dalla rosa dei candidati.

Dopo un breve intervento dello stesso Gendotti ha preso la parola il presidente della Commissione cerca Bruno Lepori. Grazie a un ampio sondaggio che ha coinvolto circa trenta personalità si è giunti a una lista di 5 “papabili”: Gabriele Gendotti, Giovanna Masoni, Rocco Cattaneo, Michele Morisoli e Nicola Pini. La Commissione si è preoccupata di evitare che vecchie o più recenti faide, anche solo simboleggiate dalle persone (Gabriele Gendotti per la sinistra radicale, Giovanna Masoni per la destra liberale, non foss’altro per il nome che porta), tornassero a minacciare l’unità del partito.

Lepori ha dunque chiesto, con rammarico, a Gabriele Gendotti di “sacrificarsi” per il bene del partito, ciò che l’ex consigliere di Stato ha senz’altro accettato. Giovanna Masoni Brenni, dal canto suo, ha spontaneamente ritirato la sua candidatura, che era stata avanzata dalle Donne liberali, presiedute dalla professoressa Olga Cippà.

Hanno quindi preso la parola, in ordine alfabetico, i tre candidati rimasti in lizza.

Rocco Cattaneo. “Sono disponibile. Il tempo lo troverò. Il partito dovrà lievitare, c’è ancora della brace ardente sotto la cenere. Se si perde a Lugano nel 2013 non si potrà vincere nel Cantone nel 2015”.

Michele Morisoli. “La nostra base è ancora solida ma, se non prestiamo attenzione, potrebbe sgretolarsi. Certi giochini non sono all’altezza delle tradizioni del nostro partito. Alle federali di ottobre è andata bene, abbiamo tenuto dopo lo choc di aprile. Nel 2015 la riconquista del secondo seggio in Governo è imperativa. Io sono un liberale-radicale senza se e senza ma (tipica frase gendottiana, ndr)”.

Nicola Pini. “Oggi voi non scegliete il presidente, voi ascoltate i candidati. Io ho soltanto 27 anni e non ho la presunzione di voler fare il presidente. Però mi metto a disposizione e mi sento un buon candidato”.

Tutto è rinviato al 22 settembre 2012 quando il Congresso, a Mendrisio, eleggerà il successore di Walter Gianora.