INTERROGAZIONE PARLAMENTARE

Dopo il maldestro tentativo di statalizzare anche la pausa di mezzogiorno (a Cadenazzo e a Cevio), ecco che il Consigliere di Stato capo del DECS, nonostante sia socialista, si dimentica di nuovo che la scuola pubblica (statale e privata) non è la sua.

L’ultimo tentativo senza discussione, senza coinvolgimento dei docenti, degli esperti, delle direzioni di sede e senza rispettare un minimo di iter democratico interno alla scuola statale e a quanto pare senza aver soppesato troppo i pro e i contro operativi, è quello di toccare la “vacca sacra” della griglia oraria della scuola media. Con piglio dirigista, degno di qualsiasi multinazionale, ha deciso di togliere 1/2 ora di inglese alla settimana delle 3 obbligatorie previste per la 3a media, e di utilizzare questo tempo per l’ora di classe.

Considerati i tentativi fatti e falliti da parte degli esperti di inglese e dei docenti di questa materia volti a rivedere questa decisione, inoltre tenuto conto che a quanto sembra:

– Il consigliere di Stato non ha ancora fornito loro una spiegazione valida su come mai la scelta è caduta sull’inglese
– La procedura seguita è contraria alla prassi usata, difatti non è stata fatta una consultazione finale con le parti coinvolte
– I tempi scelti dicono che la fase di consultazione con i direttori delle SM è stata gestita male in particolare tra loro, gli esperti e il dipartimento.

Vista la delicatezza della materia, la scuola media, e le forzature che si stanno promuovendo, a questo punto non può più essere interpellato solo il DECS ma l’intero Governo.

Chiedo quindi:

1) Sul metodo unilaterale con il quale il DECS procede con queste “riforme”, il Governo è anche questa volta consenziente?
2) Il Governo è d’accordo che una lingua, quale l’inglese, che piaccia o meno è diventata la lingua del mondo debba essere sacrificata alle medie in questo modo approssimativo e improvvisato?
3) Il Governo è convinto che alla scuola media il problema urgente sia aumentare il tempo per l’ora di classe e che per trovare questo tempo si tocchi una materia che invece dovrebbe essere non solo promossa ma anche ripensata vista la sua importanza?
4) Quale è il valore e il contenuto che il Governo vuole attribuire all’ora di classe? Dietro a questi tentativi si sta forse privilegiando la scuola delle competenze sociali (mense, ore di classe, doposcuola ecc..) a scapito delle competenze tecniche? Nonostante i dati PISA siano li a dimostrare le difficoltà della scuola ticinese.
5) Il Governo si rende conto che togliendo tempo all’inglese il programma dovrà essere fatto più velocemente e che a farne le spese saranno gli allievi meno forti?
6) Non pensa il Governo che dopo 40 anni dell’entrata in vigore della Legge sulla scuola media sia finalmente giunto il tempo di riaprire correttamente questo capitolo e che per farlo non possa lasciare questa delicata decisione solo alla volontà del capo del DECS e ai suoi tentativi sghembi?

Sergio Morisoli, AreaLiberale, 24 giugno 2012