Mara Grisoni è una giovane consigliera comunale verde di Vacallo, che è recentemente approdata a Ticinolive riscuotendo un successo di simpatia per la sua fresca e un po’ ingenua aggressività.
Conduce l’intervista il professor Francesco De Maria.


Francesco De Maria La prima idea politica della sua vita è stata di essere Verde? Oppure un’altra?

Mara Grisoni Non avevo un’idea politica precisa. Diciamo che con I Verdi riesco ad essere me stessa e credo che, dovendoli rappresentare, questo sia fondamentale.

In poche righe, ci racconti la sua vita e il suo lavoro.
MG Sono nata a Mendrisio il 23 settembre 1977 e, da allora, vivo a Vacallo. A luglio comincerò a lavorare presso il nuovo CentroMedico di Chiasso e sono entusiasta. È una sfida che ho voluto affrontare lasciandomi alle spalle un impiego “sicuro” presso l’Ente Ospedaliero Cantonale. Per quanto riguarda la politica invece, tutto è stato molto veloce e inaspettato. All’inizio del 2012, sono stata contattata da un’amica, che mi ha proposto di candidarmi a Vacallo, in una lista mista, per I Verdi. Senza nemmeno pensarci, ho accettato e, ad aprile, con mio grande stupore, sono stata eletta Consigliera Comunale.

Io non so quasi nulla dei Verdi ticinesi. Ci racconti il suo partito. Da quanto tempo ne fa parte? Com’è strutturato?
MG La cosa che preferisco dei Verdi è che non ci sono grandi strutture. C’è molto spazio per i giovani e molto rispetto per le idee di tutti. E le donne sono veramente protagoniste. Penso che sia un partito che ti aiuta a crescere. E non è un partito ideologico: discutiamo delle cose, non partiamo da idee preconcette.

Come ha vissuto il bel successo del suo partito alle cantonali del 2011 ? L’11 marzo giapponese ha aiutato o è stato irrilevante?
MG Penso che abbia aiutato di più essere percepiti come un partito ‘nuovo’, e anche innovativo. Inoltre credo che la consapevolezza dei problemi ambientali stia crescendo e chi ha a cuore l’ambiente sa che i Verdi su questo non fanno compromessi.

Ci tracci un profilo del suo leader Sergio Savoia. Lo ammira?
MG Nella sua domanda c’è già la mia risposta: Sergio Savoia è un leader e per questo lo ammiro.

La numero uno femminile del partito è, secondo l’opinione corrente, l’on. Greta Gysin. Ci dica qualcosa di lei. La ammira?
MG Greta Gysin è la conferma che una donna può essere sia intelligente che bella!

Quali sono le sue priorità ecologiche per Vacallo?
MG Pianificazione del territorio (meno cemento, più verde)/ Revisione PR
Orti collettivi e Compostaggio
Rifiuti (smaltimento delle plastiche non-PET e tassa sul sacco)

Quali sono le sue priorità ecologiche per il Ticino?
MG Incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici, diminuire i prezzi!
Smaltimento rifiuti+Tassa sul sacco a livello cantonale
Finanziamenti per posa di pannelli solari

Quali sono le sue priorità ecologiche per il pianeta Terra?
MG Concentrarsi sulle energie rinnovabili e prendere in considerazione l’idea di SPEGNERE TUTTE LE CENTRALI NUCLEARI. Dobbiamo capire che la Terra è fragile o, meglio ancora, che è fragile il nostro posto su di essa. Occuparsi di ecologia significa occuparsi delle persone prima ancora che dell’ambiente, perché noi non possiamo vivere senza un ambiente sano. Ma i Verdi non si occupano solo di ecologia. Lottiamo per il diritto al lavoro, per la sicurezza dei cittadini, per uno stato con finanze sane in grado di prendersi cura dei più deboli. E per una vera democrazia, contro le lobby che adesso invadono ogni aspetto della politica.
Vorrei precisare che non ho/abbiamo solo idee ecologiche!

Alle federali dello scorso autunno i Verdi non accettarono la congiunzione delle liste con il PS facendo in pratica perdere ai socialisti il secondo seggio. Hanno fatto bene? E perché hanno agito così?
MG Preciso che non c’ero ancora quando sono state prese quelle decisioni. Ma penso che chi vota Verde abbia il diritto di sapere che il suo voto serve a eleggere dei deputati verdi non quelli di altri partiti.

Secondo lei le centrali nucleari svizzere sono realmente pericolose per la popolazione? È stato giusto dichiararne l’abbandono senza sapere come provvedere al fabbisogno energetico? Sostituirle… “con 7 centrali a gas” non sarebbe una piccola-grande follia?
MG Le centrali nucleari sono pericolosissime, ne sanno qualcosa a Fukushima e Chernobyl. Il problema è che un incidente, anche raro, in una centrale nucleare, ha conseguenze funeste per generazioni. Dobbiamo quindi sostituirle con fonti energetiche meno problematiche e, soprattutto, imparare a sprecare meno energia. Oggi parliamo sempre di approvvigionamento ma non parliamo abbastanza di efficienza energetica: la soluzione è per forza lì.

Secondo lei lo “psicoterrore ecologista” è un’arma potente? (L’espressione è mia. Esempio concreto: c’è il terremoto in Giappone e noi, presi dal panico, chiudiamo baracca in Svizzera)
MG Non siamo noi che facciamo terrorismo. È piuttosto peccato che ci vogliano sempre i morti per farci aprire gli occhi. Se avessimo rinunciato al nucleare dopo Chernobyl, non avremmo avuto la tragedia di Fukushima. La decisione di chiudere con il nucleare è la decisione razionale. Irrazionale è continuare a fare una cosa pericolosa solo perché ci sono forti interessi economici dietro.

Se il terremoto causa 20.000 morti e l’atomo 2 (Wikipedia) la catastrofe è “nucleare”. Lei che ne pensa?
MG Sulla contabilità dei morti è meglio non addentrarsi. Ma la differenza è che dopo un terremoto possiamo ricostruire mentre a Chernobyl non vivrà più nessuno per mille anni. E la terra sarà radioattiva a Fukushima a memoria d’uomo.

La costruzione dell’ “inceneritore cantonale” a Giubiasco è stata un errore? Lo giudica pericoloso?

MG Sì, un errore grave ma oggi è inutile piangere sul latte versato… Lo giudico comunque pericolosissimo perché i materiali che vengono bruciati al suo interno, rilasciano sostanze dannose per l’ambiente che si depositano, come metalli pesanti e diossine. L’unica soluzione è produrre meno rifiuti, cercando di riciclare quanto è possibile. Ognuno di noi dovrebbe impegnarsi in questo senso. Ogni comune dovrebbe avere la possibilità di smaltire la carta, le plastiche (PET e non-PET), i rifiuti alimentari, vetro, lattine, batterie e via dicendo. In questo modo si limiterebbero i danni.

Io sono contrario agli 80 km in autostrada nel Mendrisiotto (e non solo lì!) e penso che sia una solenne stupidaggine. Per dirla tutta, nient’altro che una misura “politicamente corretta”, al limite controproducente. Mi dia torto, per favore!
MG Prendo l’autostrada talmente di rado che non ci faccio nemmeno caso. Sono però dell’opinione che non ha senso mettere questo limite per soli 10 km. L’aria non ha confini. È un po’ come i rifiuti: l’unico modo per evitare l’inquinamento causato dal traffico è farlo diminuire. È necessario fare qualcosa per incentivare la gente ad usare i mezzi pubblici, soprattutto i frontalieri che sono moltissimi.

Per finire, come immagina/sogna il suo futuro politico?
MG Per scaramanzia non glielo dico. Le basti sapere che se non avessi creduto nelle mie capacità, non mi sarei mai messa in gioco.

E allora auguri, Mara. Resti con gli amici di Ticinolive o, almeno, non dimentichi di venirci ogni tanto a trovare!