Oggi è di scena su Ticinolive il prof. Giancarlo Nava, responsabile del sito Belticino e vicepresidente dell’associazione omonima. Nava è stato invitato a ragion veduta. Non solo perché Belticino è sulla bocca di tutti ma soprattutto perché centrale è la questione della legittimità dei metodi della Lega, considerato l’ampio potere politico di cui oggi il movimento dispone. Belticino ci dà oggi la sua risposta, che certamente non piacerà a tutti. Ma il discorso rimane aperto e chi ha qualcosa da dire… alzi la mano.

Conduce l’intervista il professor Francesco De Maria.


Giancarlo Nava si presenta
Sono nato a Mendrisio dove ho frequentato le scuole elementari e il ginnasio.
Dopo aver ottenuto la patente di maestro a Locarno ho insegnato alle SE di Coldrerio e alle maggiori di Ligornetto-Stabio. Ho diretto le elementari di Stabio e per 23 anni le medie di Stabio. Mi sono sempre occupato di colonie di vacanza lavorando presso la colonia dei Sindacati a Rodi Fiesso. Sono formatore Cemea e in questo ambito mi occupo ancora di volontariato sociale.
Sono stato Consigliere comunale e Municipale a Coldrerio e a Ligornetto per diverse legislature.


Francesco De Maria Belticino, Salvaticino, Ticino Leale… (c’è dell’altro?) costituiscono una sorta di “galassia moralizzatrice” che oggi è sulla bocca di tutti. La può descrivere a un profano? Chi ha avuto per primo l’idea? Avete un rapporto privilegiato con certi media cantonali?

Giancarlo Nava Belticino è nato ufficialmente nell’autunno del 2011 come risposta al dilagare dell’inciviltà e della rozzezza di linguaggio della Lega e dei suoi organi mediatici. Esisteva già a quel tempo il CEDD (coordinamento etica dignità e democrazia) gruppo interpartico femminile in lotta contro le derive populiste. Più o meno nello stesso periodo nasceva anche Stopallignoranza sullo slancio della lotta contro i manifesti razzisti e xenofobi dell’UDC.
L’idea è partita da un gruppo di amici, di tutti i partiti, decisi a reagire dopo l’elezione in Consiglio di Stato di due leghisti e il successivo “Ora comandiamo noi!” gridato dal signor Giuliano Bignasca e ripreso dalla TV. Un’assurdità in quanto per fortuna in Svizzera vi è uno Stato di diritto, in cui comandano le leggi e non un regime totalitario. Attraverso appelli, articoli sui giornali, dibattiti pubblici, uso dei mezzi elettronici e contatti personali Belticino è cresciuto ed è riuscito a dar voce, attraverso i media, a quanti soffrono per essere bersaglio continuo dei giornali leghisti.
Una ventina di anni fa la Lega si è fatta largo criticando lo strapotere delle grandi famiglie e la politica fatta di interessi personali. Oggi la Lega si è ridotta a piazzare parenti e amici nei posti che contano e a guadagnare quanto più possibile in appalti vari. Per questo l’abbiamo chiamata la Banda Bignasca! Padre, figlio e fratello nei ruoli decisivi nella Grande Lugano e a livello cantonale.

Ci sono – tra voi promotori e i vostri sostenitori – persone che possano essere
qualificate “di destra”? Se sì, può citarcene alcune?

GN Tra i firmatari degli appelli o delle petizioni, ma anche tra gli iscritti alla newletter di Belticino, ci sono persone conosciute “di destra” che non sopportano più questo clima di intimidazione. Anche da loro riceviamo inviti ad andare avanti nella nostra azione.
Non mi piace citare nomi. Comunque basta entrare nel sito (www.belticino.ch) e consultare il capitolo “Appelli” e si trovano tutti i firmatari, persone di ogni Partito che hanno avuto il coraggio di indignarsi pubblicamente.

I nomi noti che ho letto su Salvaticino (a sostegno) sono – con buona approssimazione – i nomi, di politici, funzionari, professionisti, che sono stati attaccati dal Mattino. Immagino che costoro avessero un’eccellente ragione per aderire!
GN Certo, questi avevano una ragione. Ma anche altri, che non sono ancora stati attaccati, hanno aderito con piacere per solidarietà e per incoraggiarci nella nostra azione.
Ci scrivono o ci telefonano chiedendoci di andare avanti, di continuare la lotta e ci offrono il loro aiuto. Li posso assicurare che continueremo a lottare perché ognuno possa esprimere le proprie idee senza il pericolo di essere insultato ogni domenica.

Anche uomini di centro-destra, “puliti” (al vostro modo di pensare) e nostalgici degli “antichi valori”, avrebbero potuto innescare la vostra medesima ribellione? Se sì, perché non l’hanno mai fatto?
GN Sono sicuro che avrebbero potuto farlo e magari qualcuno ha anche tentato, ma poi le intimidazioni hanno avuto il sopravvento. Non è facile far partire un’azione come la nostra e soprattutto mantenerla nel tempo. Ci vuole coraggio e tanta volontà perché, come tutti possono verificare, siamo continuamente minacciati dai media leghisti.

Io considero la vostra azione perfettamente legittima, anche se votata all’insuccesso. Non riesco a vederla però come un’azione “morale” o “moralizzatrice” bensì come un’azione politica. Non è così?
GN Anche per noi non è un’azione “moralizzatrice”. L’eventuale successo potrà essere misurato nel tempo. Qualche segnale positivo lo possiamo già vedere: i cittadini sono più attenti alle contraddizioni leghiste, reagiscono maggiormente agli insulti, i media della Lega si sono ammorbiditi ed hanno perso qualche pubblicità, l’UDC ha manifestato dissenso, è nata Area liberale…

Molti ragionano più o meno come segue. I metodi della Lega sono discutibili ma ad essa spetta il grande merito di avere inferto un colpo mortale alla vecchia partitocrazia. Io posso accettare una “giustificazione” del genere. E lei?
GN I metodi della Lega (non di tutti i leghisti) non sono “discutibili”, ma infami. Il Mattino attacca da 21 anni le persone, cerca di delegittimarle, usa l’insulto e la calunnia e per questo il signor Giuliano Bignasca è stato più volte condannato. Molte denunce sono ancora pendenti presso la Magistratura e ne attendiamo con pazienza l’esito.
Alcuni amici ci hanno detto che dobbiamo avere molta calma e pazienza ed in effetti non abbiamo scadenze immediate. Il colpo mortale alla vecchia partitocrazia non c’è stato, anche perché la Lega soffre degli stessi difetti che voleva combattere, come ho spiegato prima.

Avete fatto un vero e proprio piano d’azione? Se il vostro attacco avrà successo e la Lega perderà slancio, addirittura retrocedendo, quali sono i vostri intenti politici? Occuperete determinate posizioni rimaste libere?
GN Il nostro gruppo vuole mantenersi trasversale, attivo su più fronti (articoli, interrogazioni, petizioni, dibattiti, controinformazione), ma non ha intenzione di costituire un Partito con ambizioni elettorali. In futuro cercheremo rapporti collaborativi con tutti i Partiti per invitarli a rompere il silenzio durato troppo a lungo.

Qualificarsi come “associazione-contro”: contro la Lega i suoi metodi barbari, non è riduttivo? Solo il nemico è capace di farvi esistere?
GN Siamo nati per combattere i metodi barbari della Lega e della destra populista, ma crediamo in una società pluralista, solidale, democratica, in grado di affrontare positivamente le sfide del nostro tempo. Prossimamente abbiamo intenzione di organizzare un evento in cui economisti, architetti, sindacalisti e operai, ambientalisti, artisti, giornalisti, donne e uomini di ogni età e ceto sociale esprimano positivamente alcune proposte per il futuro della nostra società.

Una sera, a una cena elegante, si parlava di politica e una signora bionda e ingioiellata è esplosa: “La Lega è il nuovo fascismo!” Anche lei la pensa così?
GN I metodi leghisti e populisti, la storia ce lo insegna, possono portare al fascismo. Nella nostra società, in cui deve prevalere la legge e non il sopruso o l’intimidazione, destra, centro e sinistra possono dialogare, se necessario anche duramente, ma senza attacchi incivili alle persone.

Lei condanna il popolo ticinese per essersi lasciato sedurre dal Grande Pifferaio?
GN Le armi usate dal “Grande Pifferaio” sono state efficaci ed impiegate con larghezza di mezzi. Chi doveva reagire spesso ha taciuto facendo mancare una controinformazione efficace. Le connivenze e l’inerzia dei Partiti hanno contribuito a mantenere un clima torbido di assuefazione. Quindi non è il popolo da condannare, ma tutti coloro che hanno taciuto.

Ammesso che il popolo sia stato ingannato, come mai in 21 lunghi anni non ha mai aperto gli occhi? Il popolo rappresenta la saggezza o la beceraggine?
GN Il Popolo, alla lunga, rappresenta la saggezza, ma deve essere informato. Ecco perché una delle nostre azioni consiste nel fare controinformazione. Dopo un anno di attività possiamo affermare che qualche piccolo successo è stato ottenuto. Ne ha parlato anche la stampa indipendente. Ci sono persone che scrivono, che si ribellano, che non accettano più di essere insultate. Le contraddizioni tra le posizioni del presidente a vita e del suo giornale non collimano più con quelle dei due Consiglieri di Stato o dei parlamentari. La “gente” comincia a capire e si rende conto che il famoso decalogo della Lega è pura declamazione. Niente o quasi è stato realizzato.

Ho domandato a Tito Tettamanti se la sua neo-fondata MedienVielfalt Holding (presieduta da Marina Masoni) prevedesse qualche piccola cosa per il Ticino. Mi ha risposto, davanti a più di cento persone: “Il Ticino non ha bisogno di niente. Ha già il Corriere”. Come valuta, nel corso degli anni, la posizione del Corriere in merito al fenomeno leghista?
GN La posizione del Corriere (che rispetto!), espressa più volte dal suo direttore, è di falsa equidistanza. Considera il tutto una lotta tra “moralisti”. All’inizio siamo stati tacciati di “elettoralisti”, poi passate le elezioni siamo stati un po’ trascurati.
Non spetta a me dare consigli, ma in un paese democratico sarebbe bello vedere un giornalismo più curioso, più vivace, che indaga in tutte le direzioni, che promuove il dibattito su tutti i temi.

Che cosa pensa di Boris Bignasca?
GN In genere non mi piace formulare giudizi sulle persone. Ognuno è libero di comportarsi come crede, ma nel rispetto delle leggi e dei valori della nostra società. Il signor Boris Bignasca ha cercato di agire secondo gli schemi leghisti: delegittimare le persone attaccandole, usare la satira in modo volgare, attaccare gli uomini di cultura o gli artisti che si occupano di politica, ripetere alla noia sempre gli stessi temi sfruttando le paure legittime della gente. Il suo giornale, il 10 minuti, non ha avuto un gran successo: è stato un misto di politica, pettegolezzo, satira volgare e offensiva, religione, pruriti sessuali. Non credo abbia inciso molto sulla politica ticinese.

Perché Michele Foletti, che (secondo me) non aveva fatto nulla di male, non doveva essere eletto presidente del Gran Consiglio?
GN E’ stato ben spiegato in Gran Consiglio da chi non l’ha votato. In quanto leghista, eletto con campagne pubblicitarie del Mattino, avrebbe qualche volta dovuto distanziarsi dai metodi usati dal suo presidente. Non l’ha quasi mai fatto e quindi in qualche modo si è reso complice. Ricordo che a Stabio, il Consiglio Comunale ha avuto il coraggio di negare la presidenza alla Lega per non premiare gli insulti del settimanale domenicale.

Perché l’on. Borradori viene sempre rieletto con votazioni brillanti? Che cos’ha di così speciale? È un vero leghista? (lui dice di sì, e me l’ha giurato)
GN Sono gli stessi leghisti che cominciano a dubitare del leghismo dell’on. Borradori, basta leggere i blog di questi giorni. Del resto tutti hanno potuto verificare le numerose contraddizioni anche recenti: il Mattino pubblica la lista dei funzionari da licenziare e l’on. Borradori li promuove, il Mattino combatte i ristorni dei frontalieri e Borradori li difende pubblicamente (ecco il titolo apparso su Mattinonline “Calata di Braghe? Delusione a dir poco: è uno schifo!”Borradori si é venduto”) Ma gli esempi a questo riguardo potrebbero essere moltissimi.

Riesce a immaginare una Lega senza Nano Bignasca?
GN Posso immaginarla, ma non sarà più la stessa cosa. Oggi la Lega è soprattutto ciò che all’inizio diceva di voler combattere, una grande famiglia, senza democrazia interna, in cerca di poltrone e di appalti. In futuro dovrà riformarsi per continuare ad esistere, come la Lega in Italia.

Voi di Belticino rimproverate la magistratura di non colpire a sufficienza la Lega. Ma la magistratura per il 90% (e sto basso) è l’espressione dei vecchi partiti: PLR, PPD, PS. Possibile che i procuratori e i giudici non facciano sino in fondo il loro lavoro?
GN Procuratori e giudici fanno il loro lavoro, magari con un tempismo che non sempre riusciamo a capire, ma è innegabile che in passato sono stati tolleranti verso certe derive leghiste ed oggi ne paghiamo ancora le conseguenze.

La Santa Alleanza – la destra (UDC e Liberali fuori del PLR) con la Lega e un PPD connivente -, evocata dal PLR-presidente mancato, esiste per davvero?
GN La Santa Alleanza potrebbe esistere, ma ha troppe contraddizioni interne e in molti ambiscono al potere, per cui difficilmente in futuro potranno stabilire collaborazioni durature tra di loro.

Dopo Bernasconi ho intervistato l’on. Paolo Sanvido. Lui non esita a definire la Lega “democratica”. Le viene un forte mal di pancia?
GN Se l’on. Paolo Sanvido ha scelto la Lega in disaccordo con il PPD è ovvio che la considera “democratica”. Personalmente faccio fatica a definire democratico un partito che ha un presidente a vita, che non ha organismi eletti, che non ha un congresso decisionale. Sono in disaccordo su molte risposte date dal signor Sanvido; un aspetto positivo è che non contengono insulti.

Per Nava, la Lega ha sicuramente tutte le colpe. Possiamo dire che gli altri (i colpiti, gli umiliati e offesi)… non ne hanno alcuna?
GN Non ho mai detto che la Lega ha tutte le colpe. Ho sempre elencato puntualmente i suoi grossi difetti e sono contento che ultimamente non è solo Belticino su queste posizioni. Un recente alleato della Lega, l’UDC, per bocca del suo presidente ha detto che “i leghisti sono presuntuosi, pensano di avere sempre ragione e prendono posizione in modo arrogante.
Dimostrano poca affidabilità, soprattutto nel rispettare gli impegni presi, hanno scarso interesse e scarsa coerenza verso il rigore finanziario per il bilancio dello Stato, fanno proposte demagogiche, come la tredicesima AVS, che creerà più problemi di quanti ne risolva.”
L’on. Pinoja preconizza poi il declino della Lega “perché non ha un ricambio generazionale per il parlamento e per il governo. Bignasca è in grosse difficoltà per le denunce a suo carico. La linea politica ondivaga alla fine incrinerà la credibilità nel movimento e se Borradori dovesse mollare, la Lega perderebbe una certa immagine e molti consensi.”
I colpiti, gli umiliati e gli offesi spesso non sono stati in condizione di difendersi. Molti hanno taciuto. Ma il silenzio più colpevole è stato quello dei Partiti e di quasi tutti i media che solo ultimamente hanno cominciato a reagire. Un discorso a parte meriterebbero i numerosi intellettuali che in questi 20 anni hanno fatto finta di non accorgersi che il Paese stava soffocando in un degrado ambientale pericoloso.

Siamo giunti alla fine. Mi dica sinceramente: le mie domande erano troppo provocatorie e/o filo-leghiste?
GN Ho risposto volentieri a tutte le domande. Non mi sono sembrate né provocatorie né filo-leghiste. Credo che un buon giornalista debba essere un po’ provocatorio.

Per finire l’ultima sassata. Belticino sarebbe disposto a intervistare me?
GN Volentieri. A settembre pubblicheremo su Belticino una sua intervista.


Sempre sul tema d’attualità “crociati moralizzatori” (per intenderci) contro Lega, Ticinolive pubblicherà settimana prossima un’intervista all’on. Daniele Caverzasio, granconsigliere della Lega dei Ticinesi e candidato 2011 al Consiglio Nazionale