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La Corte europea dei diritti dell’uomo ha sconfessato il Movimento raeliano nella vicenda di una campagna pubblicitaria censurata a Neuchâtel nel 2001.

La Svizzera non ha violato la libertà di espressione del Movimento raeliano impedendo di realizzare questa campagna pubblicitaria, ha decretato oggi la Corte europea dei diritti dell’uomo.

Nel 2001, la filiale svizzera del gruppo – creato nel 1973 dal francese Claude Vorilhon, conosciuto con il nome di Raël – si era vista rifiutare il permesso di affiggere cartelloni pubblicitari a Neuchâtel. Cartelloni sui quali erano raffigurati degli extra terrestri, un numero di telefono e un indirizzo web.
Le autorità avevano motivato il rifiuto sostenendo che le attività del Movimento raeliano erano dannose per l’ordine pubblico.
Puntavano il dito contro la promozione della clonazione umana e della geniocrazia, un modello politico nel quale i dirigenti sono scelti in base al loro quoziente intellettuale.
Un tribunale friborghese aveva inoltre messo in rilievo l’ambiguità del gruppo nei confronti della pedofilia.

Il rifiuto di Neuchâtel era stato confermato nel 2005 dal tribunale amministrativo cantonale e dal Tribunale federale. Quest’ultimo aveva considerato che l’aprire lo spazio pubblico a una campagna pubblicitaria controversa avrebbe potuto far pensare che lo Stato fosse solidale con il Movimento raeliano.

Ora è giunta anche la sconfessione della Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo, dove il caso era stato portato nel 2010.
Questa Corte ha statuito, con nove voti contro otto, che la libertà di espressione dei raeliani non è stata violata, che la Svizzera non ha oltrepassato i limiti di manovra a sua disposizione e che i motivi della decisione erano pertinenti e sufficienti.
Ha anche fatto valere che la restrizione si limitava alle affissioni su suolo pubblico, lasciando al Movimento la possibilità di esprimersi in altre maniere.

I raeliani affermano che la vita sulla Terra è stata creata 25’000 anni fa dagli extra terrestri attraverso l’ingegneria genetica.
Lo stesso capo del movimento, Rael, afferma di essere stato contattato da un rappresentante di una civiltà extraterrestre il 13 dicembre 1973, nel cratere di un vulcano spento vicino a Clermont-Ferrand, nella Francia centrale. A seguito di questo incontro e sulla base delle istruzioni ricevute, aveva fondato il Movimento raeliano.