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La consultazione non è valida perchè avrebbe votato solamente il 45.92% degli elettori. Il presidente Basescu è salvo, malgrado il 90% dei votanti lo abbia sfiduciato.

Come misura estrema, il primo ministro rumeno Victor Ponta aveva ritardato di un’ora la chiusura dei seggi, fino alle 23 di domenica sera, ma non è servito ad aumentare la percentuale dei votanti.
I primi dati sul referendum per decidere se Traian Basescu potesse o meno continuare a essere il presidente della Romania attestavano un afflusso alle urne del 45% dei 18 milioni di aventi diritto.
Il risultato ufficiale ha confermato il 45,92%.
Senza il quorum, il controverso Basescu rimane presidente e il suo commento è stato chiaro : “Oggi nel paese abbiamo sventato un tentativo di colpo di Stato.”

Il premier Ponta ha commentato che “non si può ignorare la volontà di milioni di romeni. Quasi il 90% degli elettori ha votato per l’impeachment.”
Basescu, già ministro dei Trasporti e sindaco di Bucarest, è stato più volte accusato di usare il potere per fini personali e in modo autoritario, oltre che di essere stato collaboratore della polizia segreta.
Presidente dal 2004, era già stato sospeso nel 2007. Anche in quel caso la sua permanenza era stata sottoposta a referendum e la mancanza del quorum lo aveva salvato.
Quest’anno le dure misure d’austerità a seguito della crisi economica ne hanno definitivamente minato il consenso.
Era stato sollevato dall’incarico presidenziale il 6 luglio ed era stata indetta una seconda consultazione, nuovamente fallita. Traian Basescu resta presidente della Romania.