Ieri, domenica 5 agosto 2012, ho presenziato al Cimitero di Sant’Abbondio alla celebrazione organizzata dalla Fondazione Hesse inoccasione del 50° anniversario della morte di Hermann Hesse (1877-1962). Alla manifestazione, presentata dalla direttrice Regina Bucher, ha partecipato un folto pubblico, presenti fra gli altri: la sindaca del Comune di Collina d’Oro, Sabrina Romelli-Riva; il nipote di Hermann Hesse, nonché membro della Fondazione, Silver Hesse; e l’ex sindaco di Gentilino, Spartaco Arigoni, il quale ha introdotto la cerimonia raccontando vari aneddoti dei suoi incontri con il Premio Nobel a Casa Rossa, dicendo tra l’altro che Hermann Hesse è il “carro armato” del turismo ticinese.

Spartaco Arigoni (che in più occasioni ha orgogliosamente definito il Museo Hermann Hesse di Montagnola fondato dal sottoscritto, il “Gioiellino della Collina d’Oro”), ha terminato leggendo in dialetto ticinese una sua poesia dedicata al poeta-pittore. Con le sue parole Spartaco Arigoni ha sostanzialmente difeso il “territorio Hermann Hesse”, non solo per l’importanza turistica, ma anche per un’affettività personale con lo scrittore che si è chiaramente percepita nel suo discorso.

Al Cimitero di Sant’Abbondio era presente anche il regista Werner Weick, al quale, quasi in risposta al suo recente articolo “I luoghi di Hesse: un passo concreto”, pubblicato su vari media ticinesi, e come monito ai promotori del discutibile progetto edilizio nel parco di Casa Rossa (vedi: savehermannhesse.com), Hermann Hesse ha “risposto” con le sue riflessioni sul degrado del territorio e del paesaggio, quanto mai attuali (brani dai racconti “Visita a Nina”, 1927 e “Il mio vicino Mario”, 1928), lette dagli attori Rudolf Cornelius e Antonio Ballerio, accompagnati dal sassofono di Harry White.

Questi incontri al cimitero di Gentilino, iniziati dal sottoscritto con Ambrogio Pellegrini nel lontano 1997, sono particolarmente toccanti e potrebbero essere estesi in ricordo di altri personaggi importanti legati alla vita culturale e politica della Collina d’Oro che riposano in questa oasi di pace.

Jean Olaniszyn, ideatore e fondatore del Museo Hermann Hesse di Montagnola