In merito a quanto pubblicato – non si sa con quale affidabilità – sul Corriere della Sera e sul Corriere del Ticino di oggi, secondo cui sarebbe vicina la conclusione di un accordo fiscale Rubik tra Italia e Svizzera con aliquota del 25%, ciò che – stimano i due quotidiani – farebbe rientrare nella vicina ed ex amica Penisola 40 miliardi di euro, a titolo preventivo la Lega dei Ticinesi osserva quanto segue.

1) La Lega si oppone a qualsiasi versamento all’Italia.

2) Non solo all’Italia non bisogna versare nemmeno un centesimo, visto che la Svizzera rimane sulle black list e proseguono le discriminazioni italiane atte a nuocere all’economia ticinese (vedi ad esempio il recente caso dei torpedoni di turisti cinesi perquisiti in dogana) ma la situazione occupazionale nel nostro Cantone, sempre più degradata a seguito della libera circolazione delle persone, impone il rinvio di almeno 15mila frontalieri in quei settori – specie nel terziario – dove questi ultimi lavorano al posto dei residenti.

3) La deleteria politica federale in materia di segreto bancario e di piazza finanziaria causerà un danno enorme al nostro Cantone. Tale politica, combinata agli accordi Rubik (se questi ultimi verranno attuati) provocherà la perdita, sulla sola piazza finanziaria ticinese, di almeno 4000 posti di lavoro, e dei relativi indotti economici e fiscali. La Lega non intende in nessun caso tollerare che da un lato la piazza finanziaria ticinese versi, senza alcun motivo, 40 miliardi di euro all’Italia e, contemporaneamente, licenzi migliaia di ticinesi.

4) La Lega dei Ticinesi annuncia già fin d’ora la propria totale opposizione alla conclusione di accordi Rubik con l’Italia nei termini indicati sugli organi di stampa citati, ed invita tutti i cittadini ticinesi a firmare il referendum, che la Lega promuove assieme all’ASNI, contro gli accordi Rubik con Germania, Austria e Gran Bretagna, anche perché tali accordi costituiscono un pericolosissimo precedente per le trattative con l’Italia.

5) La Lega dei Ticinesi si aspetta che gli attori sulla piazza finanziaria ticinese indichino in modo chiaro quali sono le loro intenzioni in materia di accordi Rubik e di politica del personale.

Lega dei Ticinesi