Parole grosse e quasi una piccola rissa ieri sera, venerdì 24 agosto, alla nota ed amatissima trasmissione politica “Arena”. Ospite d’onore, se così si può dire, il ministro delle Finanze del Nordreno-Vestfalia Norbert Walter-Borjan. Suoi avversari il presidente del partito liberale-radicale Müller e il consigliere agli Stati democristiano Bischof. Suoi alleati i socialisti Wermuth e Roth.

Borjan si è lanciato all’attacco sin dall’inizio. “Questo accordo fiscale è un regalo avvelenato! Dovrà essere rinegoziato, così com’è non può essere accettato”. È apparso subito chiaro che Borjan non si fida delle banche svizzere in particolare e della Svizzera in generale. “Subito dopo l’annuncio del raggiunto accordo le auto-denuncie (di evasori tedeschi, ndr) sono calate. Per fortuna dopo l’acquisto di nuovi CD rubati sono nuovamente aumentate”. Per Borjan l’accordo consente agli evasori tedeschi di sentirsi nuovamente al sicuro. Perciò non va bene.

Müller e Bischof di fronte all’aggressiva sicurezza di Borjan si sono trovati in difficoltà. Il presidente FDP lo ha sfidato a “dimostrare” che le banche svizzere aiutino ancora oggi i cittadini tedeschi a evadere il fisco. Poi se l’è presa ancor di più con il giovane socialista Roth, che aveva osato esclamare: “Con questo accordo noi lecchiamo gli stivali alle grandi banche”. Allora Müller gli ha gridato: “Traditore della tua patria!” Anche l’altro socialista Wermuth è andato giù pesante. “Le banche che aiutano la gente a tradire il proprio paese, ecco un esempio di criminalità organizzata”. Il clima ad “Arena” era veramente acceso.

Io non bluffo, i CD esistono veramente” ha risposto sicuro Borjan a chi avanzava dei dubbi. Io sto parlando di fatti, e questi fatti verranno messi su un tavolo. Tutti li potranno vedere”. Il gioco al massacro continua. Sul fronte del referendum svizzero si viene a sapere che l’ASNI ha raccolto sino ad ora circa 30.000 firme. Ne servono 50.000 e la data limite è il 27 settembre.

(Fonte: Tagi)