C’è chi dice, come il parlamentare leghista Silvano Bergonzoli sul Mattino di domenica scorsa, che il semisvincolo di Bellinzona, sia, seppur indirettamente, un prodotto dell’inceneritore, o “Termovalorizzatore” come alcuni si ostinano ingannevolmente a denominarlo.

Si dice infatti che quando il Cantone era alla ricerca di un sedime per insediare l’inceneritore l’allora Municipio di Giubiasco propose un terreno del proprio Comune alle condizioni che poi si togliesse, tramite un nuovo svincolo alle porte di Bellinzona, il traffico che attraversa il centro del paese. Nota bene, quello svincolo, poi svalutato a semi-svincolo, che i cittadini di Bellinzona già bocciarono in votazione popolare.

Non si saprà mai ufficialmente (a meno che i diretti interessati siano onesti al punto da confessarlo!) se questo gioco di promesse c’è veramente stato, ma quello che è certo è che i cittadini ticinesi non sono in nessun modo vincolati da un simile accordo. La pianificazione stradale, infatti, deve servire a gestire al meglio il traffico viario e non essere moneta di scambio per questioni politiche locali, all’insaputa della collettività.

Se un simile gioco dovesse andare in porto, quale abitante del Piano di Magadino, mi sentirei doppiamente beffato dai politici giubiaschesi e cantonticinesi. Prima ci inquinano l’ambiente con le emissioni poco salutari dell’inceneritore, poi vi ci aggiungono anche quelle del maggior traffico causato dal semisvincolo. Questo quando la qualità dell’aria monitorata (vedi Ozono, PM-10, NOx) dalla stazione di misura di Giubiasco raggiunge quasi quotidianamente, e a volte li supera, i livelli poco invidiabili misurati a Chiasso.

Vi sono in ogni modo, oltre a questa appena descritta, numerose altre ragioni (vedi: sperpero di 70 milioni di risorse finanziarie, disincentivazione dell’uso dei servizi pubblici di trasporto e il continuo aumento dell’asfalto e del cemento a scapito del verde) per votare un NO convinto al semisvincolo di Bellinzona il 23 di settembre prossimo.

Daniele Polli, Cugnasco, membro del Comitato No all’autostrada in centro città