L’iniziativa popolare della Lega dei Ticinesi, denominata in modo ingannevole “per un concreto aiuto agli anziani in difficoltà”, in votazione il 23 settembre prossimo non rappresenta un vero sostegno mirato a chi è in difficoltà, ma va ad aggiungere un ulteriore contributo a chi già usufruisce del sostegno dell’ente pubblico. Questa argomentazione è spiegata in maniera dettagliata anche nelle varie prese di posizione a livello parlamentare e del Governo.

Nel settore della socialità è ormai da tempo che vengono decise aggiunte e modifiche con l’intenzione di migliorare o correggere situazioni di difficoltà della popolazione bisognosa, che evolvono di pari passo con la demografia e con l’economia. Nel caso della proposta in votazione, il rischio è di contribuire ad aumentare la confusione e la non trasparenza nell’attuale giungla degli aiuti sociali con le conseguenti distorsioni e disparità di trattamento.

Incontro Democratico è cosciente che il problema della povertà, che non tocca solo la popolazione anziana, è un aspetto da prendere sul serio e che merita giustamente l’attenzione sul piano politico. Nel settore degli anziani le misure di sostegno sono molteplici, ma per essere efficaci devono essere il frutto di un coordinamento e di un’integrazione completa in cui alle misure di sostegno finanziario si affiancano prestazioni di servizio pubblico che siano accessibili in modo equo a tutti e su tutto il territorio.

La garanzia di un reddito minimo garantito, che si basa sugli attuali pilastri delle assicurazioni sociali a favore della vecchiaia, rimane il punto principale nell’ordinamento del nostro Paese ed è su questo aspetto che deve concentrarsi la riflessione, evitando misure palliative che non fanno altro che procrastinare il discorso di fondo. Concretamente, occorrerebbe adottare misure più mirate, che tengano conto ad es. dei problemi finanziari delle persone che necessitano di farmaci particolarmente costosi, tuttora a loro carico. In questo contesto vengono condivise alcune analisi da parte di persone autorevoli a livello svizzero in cui si dimostra che la distribuzione della ricchezza tra la popolazione del nostro Paese ha ormai superato la soglia dell’equità, oltre la quale una stabilità sul piano delle relazioni sociali – e quindi anche della sicurezza -diventa difficile se non impossibile. La necessità di rivedere i meccanismi di ridistribuzione attraverso nuove forme di finanziamento delle assicurazioni sociali, ad esempio tramite una coraggiosa riforma della tassazione dei trapassi ereditari al di sopra della soglia dei due milioni, oltre che permettere di risolvere l’attuale e futuro problema dell’AVS e delle Casse pensioni, sarebbe un passo concreto verso una vera solidarietà durevole nel tempo.
Incontro Democratico raccomanda pertanto di votare NO a questa misura e sollecita i rappresentanti politici cantonali a fare pressione sul piano federale per un effettivo rafforzamento dei pilastri che compongono le nostre assicurazioni sociali di base.

Incontro Democratico

Nella foto, il segretario dell’Associazione on. Matteo Quadranti