AL TERMINE DELL’ARTICOLO: INTERVISTA AL PRESIDENTE MORISOLI


Una decisione non scontata, di rilevante importanza politica, è stata presa ieri sera, 4 settembre 2012, dal Direttivo di AreaLiberale, riunito sotto la presidenza del leader Sergio Morisoli. Leggiamo nel comunicato ufficiale diffuso dal partito:

Elezioni comunali 2013. AL ribadisce il suo obiettivo che è la politica cantonale e che è quello di gareggiare per le elezioni cantonali del 2015. Tuttavia ha deciso di gareggiare anche per le elezioni comunali di Lugano 2013. La decisione nasce dal basso, come è nello spirito di AL. Lugano rappresenta ed è per AL la locomotiva trainante del Cantone Ticino e ritiene che svolgere e proporre i princípi e i progetti di AL in città di Lugano sia un contributo positivo allo sviluppo di questa Città. Alcuni cittadini hanno espresso il desiderio di volersi candidare per le elezioni comunali su una lista di AL. Il Comitato ha analizzato attentamente questa positiva iniziativa e ha deciso di partecipare alla gara elettorale con entusiasmo. Parimenti il Comitato ha deciso di valutare favorevolmente anche richieste analoghe che dovessero giungere da Mendrisio e dalle Terre di Pedemonte. AL non vuole necessariamente correre a livello comunale a tutti i costi, ma lo farà unicamente laddove ci sono le premesse e i candidati per un lavoro serio e qualitativo.

Una notizia come questa può anche sorprendere, se si pensi che AreaLiberale ha sin qui dichiarato di prepararsi a competere solo nel 2015. Ma è anche comprensibile, poiché la giovane formazione di Morisoli – che sta costituendo il suo organico e raccogliendo sostenitori – si ritrova a 7 mesi da una scadenza elettorale di grande intensità e capitale importanza, nella principale città del Cantone, una città che potrebbe esserle favorevole.

Certo, bisognerà conseguire ad ogni costo almeno un moderato successo, perché uno scacco sarebbe di pessimo augurio. Noi da parte nostra immaginiamo che il Comitato di AL abbia ben ponderato la decisione e sia già in possesso di nomi validi per le candidature.

Una domanda sorge spontanea in relazione a quella che sarà l’elezione cruciale, e verosimilmente la più combattuta: quella per il Municipio. Perché, se la posizione di AreaLiberale rispetto al PLR sul piano cantonale sembra scontata – Morisoli è profondamente liberale (checché ne pensino Quadranti, Celio, Ducry, Laura Sadis e Barenco) ma con il partito ha rotto -, tuttavia non si può affatto escludere un sostegno di AL a un(a) candidato(a) PLR all’Esecutivo. Certo, per valutare bene la situazione bisognerebbe innanzitutto capire di quanti voti si tratti, e questo in verità non lo sa nessuno.

Quello che invece tutti sanno… è che il tempo incomincia a scarseggiare e – visto che si è deciso di correre – bisogna organizzarsi in fretta!





8 DOMANDE A SERGIO MORISOLI

Francesco De Maria Dunque AreaLiberale correrà alle comunali differite di Lugano! E magari anche a Mendrisio (per non parlare delle Tre Terre…) Qualcuno potrebbe aver appreso questa recentissima decisione del Comitato con un piccolo moto di sorpresa. In effetti, il 14 aprile 2013 non cade… nel 2015.

Sergio Morisoli Appunto per questo è stata una decisione molto, ma molto ben soppesata durante l’estate. L’obiettivo principe di AL è e rimarrà: la politica cantonale da subito e il Gran Consiglio nel 2015. La politica cantonale, è inutile far finta del contrario, dipende dalla salute e dalla propositività di Lugano. Noi vediamo nelle elezioni di Lugano un’occasione d’oro e una passerella speciale per mostrare chi è davvero AreaLiberale. Ci permette di dimostrare che, grandi o piccoli, siamo un partito vero (non il partito di Morisoli!) un gruppo che ha risorse umane validissime e idee concrete da mettere a disposizione della politica. Questa occasione ci permette di profilarci secondo il nostro motto: “sempre per qualcosa mai contro qualcuno”; e secondo il nostro metodo: nessuna ricetta calata dall’alto e ci muoviamo se qualcuno dal basso ci chiede di farlo. Ecco, prima ancora che la speculazione dei numeri elettorali, è questo il ragionamento di fondo che ci spinge a concorrere.

Diciamocelo chiaramente. Se sia troppo presto o non presto non si sa. Quello che è certo che in questa prima uscita a Lugano – la città (mi scuso con tutte le altre) fondamentale – AreaLiberale non può permettersi un flop.
SM Proprio perché Lugano assume un ruolo particolare e di propulsore per la politica cantonale, da liberali era difficile sottrarci a questa gara e spiegare poi al nostro elettorato (potenzialmente proprio luganese) che non ci interessa offrire le nostre idee alla politica cittadina. Siamo coscienti dei rischi e dei numerosi “gufi”. Riteniamo però che al punto dove è arrivata AL, in pochi mesi , non bastano le partite amichevoli (dibattiti, articoli, serate ecc…), per crescere ci vogliono le partite vere. Come nello sport, dalla gara vera si impara molto. Questa gara per noi, dovrà permetterci di capire dove stiamo con il nostro progetto, correggere gli errori e mettere a punto la macchina per il 2015. Insomma testeremo il prototipo. Siamo già fin d’ora tutti coscienti che non ci faremo trascinare dall’euforia nel caso di un buon risultato, ma nemmeno nella depressione in caso di risulto negativo. C’è ancora moltissimo da lavorare. Come detto è una partita importante sul cammino del 2015, ma non “la” partita. Certo chi vince si diverte anche di più…

AL correrà certamente per il Consiglio comunale. Presenterà candidati anche per il Municipio?
SM Una volta deciso di gareggiare, non escludiamo a priori più nulla. Sono due gare molto diverse e tutto dipenderà dai profili dei nostri candidati e dalla loro disponibilità. Ancora una volta, non è il vertice del partito che deciderà a priori cosa fare; ma saremo attenti ai segnali esterni e alla volontà degli elettori e dei candidati. La decisione maturerà dal basso, è il nostro metodo.

Ha già trovato dei candidati per il CC? Quanti sinora? Quanti vorrebbe/spera di presentarne?
SM Finora non abbiamo dovuto trovare candidati: si sono offerti loro ! Ora vedremo come completare la lista. Ne approfitto per fare un appello a contattarci a chi ritenesse di condividere con noi questo progetto.

È una domanda imbarazzante ma… C’è un numero minimo di eletti al di sotto del quale si sentirebbe costretto ad ammettere: operazione fallita?
SM Le rispondo con una bellissima frase del grande Björn Borg:” chi ha paura di perdere non avrà mai nemmeno il coraggio di vincere”. Valeva per il tennis, ma penso valga anche per noi in politica in questo momento.

Nella gara per l’Esecutivo la lotta sarà durissima tra il PLR e la Lega. AreaLiberale potrebbe appoggiare un candidato di un altro partito? Potrebbe in particolare appoggiare un(a) candidato(a) del PLR ?
SM Prima di tutto appoggeremo i nostri candidati, se decideremo di gareggiare anche per il Municipio. Ho provato sulla mia pelle (elezioni federali e cantonali) che i trasversalismi o i ticket agli elettori ticinesi non piacciono. Gli elettori vogliono un partito chiaro, con un programma chiaro e dei candidati chiari, noi ci atterremo a questo principio. Nessun tatticismo. AL ha un profilo molto chiaro, e propone un’offerta molto ben identificabile a livello cantonale: crescita e benessere tramite competitività, solidarietà, educazione, bellezza e buon governo. Ai nostri candidati è data totale, completa, libertà di interpretare e di declinare questi 5 temi come meglio ritengono per il bene di Lugano. Ognuno si farà il suo programma secondo le sue sensibilità e i suoi talenti. Per noi, sono i nostri candidati i protagonisti di questa elezione non quelli degli altri partiti. Come detto, è un test importante sul cammino verso il 2015 e per questo deve essere il più rappresentativo possibile senza interferenze. Prima di diluire questi nostri 5 colori marcati con altre formazioni o candidati ci penseremo molto ma molto bene.

Per tutta la vita ho insegnato teoremi matematici. Ma in questi tempi è venuto di moda un teorema politico che recita: “Se ReGiorgio tien duro, Borradori non arriva”. Che cosa ne pensa? È una verità politico-matematica? È dimostrabile? Non rende la vita un po’ troppo facile al PLR ?
SM Ricordiamoci della realtà prima dei teoremi. Distinguerei in due il problema. Da una parte quello partitico. Per nessuno la vita è facile, il PLR a Lugano ha perso clamorosamente le cantonali e per poco non perdeva le comunali del 2008. La Lega ha dimostrato che se è in giornata buona può battere il PLR, il PLR non può permettersi di perdere o di pareggiare. Dall’altra quello delle persone. ReGiorgio potrebbe correre per qualsiasi partito e farebbe il sindaco, Borradori idem. Cosa significa? Che sono 2 politici eccellenti che possono permettersi il lusso di venire loro prima dei rispettivi partiti. Nessun altro candidato, di nessuna lista si trova in questa posizione privilegiata e delicata allo stesso tempo. Io penso che potrebbero mettersi d’accordo entrambi per far valere il fattore personale prima di quello partitico e quindi di farsi eleggere entrambi e di fare il passaggio delle consegne di sindaco a metà legislatura. Fattibile, vista la Legislatura strana e corta, solo 3 anni con in mezzo, appena due anni dopo, le cantonali del 2015.

Lei è il leader e ha 7 mesi esatti di tempo per l’essere o non essere del suo giovane partito. Come condurrà questa prima campagna? Con quali modalità? Con quali mezzi? Con quali appuntamenti?
SM Il problema di leadership non si pone e non si porrà. Vorrei sottolineare per l’ennesima volta che non è il mio partito ma quello di tutte e tutti quei liberali moderati che si trovano in “esilio partitico” con me; ve ne sono di quelli che lo sono fisicamente ma molti altri lo sono “nello spirito”. L’esilio si sa quando inizia ma mai quando termina, forse mai. Si è sempre in una situazione di precariato e questo è un grande vantaggio: non si può mai sedersi ed essere tranquilli. Non si ragiona per gerarchie, sedie ecc… sarebbe un lusso di troppo. Si è costretti a essere essenziali. AL per questo è innovativa anche nella gerarchia, nel funzionare, nella sua organizzazione. Non condurrò la campagna. Farò in modo e motiverò i candidati ad assumersela, a condurla, a farla propria in libertà secondo la loro vicinanza ai problemi locali e ai cittadini. E’ la loro campagna e sono le loro soluzioni. Farò di tutto affinché emergano le loro personalità e la loro creatività nel formulare soluzioni concrete. Gli altri partiti sono preoccupati di come comunicare all’ingiù con la “base”, noi siamo avvantaggiati: dobbiamo comunicare “solo” orizzontalmente quello che vogliamo fare, siamo la base, anche perché più in giù non si può. Ecco la campagna sarà condotta in modo da: comunicare inequivocabilmente le nostre 5 scelte forti (competitività, solidarietà, educazione, bellezza, buon governo) adattate alla città, farne condividere le ragioni e generare motivazione a sostenerci per un obiettivo comune: la crescita. La modalità sarà stravolgentemente elementare. Il partito non ha programmi salvo i 5 punti di cui sopra. Non è il partito ma le persone a fare la differenza: ogni candidato si giocherà fino in fondo, il che significa che liberamente e responsabilmente in modo concreto declinerà i 5 temi e offrirà le sue soluzioni. E’ il primo principio liberale: libertà e responsabilità individuale; vale anche per i candidati.

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