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Il colosso bancario Bank of America intende accelerare il ritmo della sua ristrutturazione, già avviata, per essere più flessibile e reattivo. In previsione il taglio di 16’000 impieghi entro la fine dell’anno, stando a un documento interno citato giovedì 20 settembre dal Wall Street Journal.

La banca conta di ridurre i suoi effettivi a 260’000 persone, il livello più basso dal 2008, l’anno in cui l’istituto aveva cambiato dimensioni con l’acquisto di Countrywide (credito immobiliare) e Merrill Lynch (banca d’affari).
Bank of America perderà così il titolo di primo datore di lavoro del settore bancario negli Stati Uniti, sorpassata da JPMorgan Chase e Wells Fargo.
Le soppressioni d’impiego entrano nell’ambito di una strategia che punta a rendere la banca meno dipendente dalle attività a rischio e a sviluppare la vendita di servizi alla clientela.

La “nuova” Bank of America avrà meno succursali e avrà ridotto la copertura nel credito ipotecario, stando al documento citato dal Wall Street Journal. La banca prevede di chiudere 200 succursali quest’anno, dopo le 178 succursali chiuse nel 2011.
Dall’arrivo alla guida del gruppo di Brian Moynihan, nel 2010, Bank of America ha ceduto numerosi attivi accumulati dai vecchi dirigenti e giudicati sorpassati.
Il Wall Street Journal scrive che il gruppo aveva già previsto di sopprimere 30’000 impieghi gradualmente, entro la fine del 2013.
L’annuncio del taglio di 16’000 posti entro dicembre mostra dunque un’accelerazione delle sue riforme. Bank of America intende economizzare ogni anni 8 miliardi di dollari, da qui al 2015.