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L’UDC Ticino si rallegra dell’esito delle votazioni dello scorso 23 settembre. Le sue raccomandazioni di voto sono state completamente soddisfatte dall’elettorato ticinese e, su cinque dei sei temi sottoposti al popolo, da quello svizzero.

Promozione della formazione musicale dei giovani
Al contrario dell’UDC nazionale, la sezione ticinese aveva raccomandato il SÌ. L’oggetto è stato plebiscitato sia a livello nazionale sia cantonale, dando ragione all’UDC Ticino che ritiene importante fare tutto il possibile per avvicinare i giovani alla musica.

Sicurezza dell’alloggio per i pensionati
Questo tema non ha purtroppo superato lo scoglio a livello nazionale. La posizione dell’UDC è stata, ciò nondimeno, sostenuta dall’elettorato ticinese che ha accettato la proposta con il 51,8% dei voti. Peccato, perché l’accettazione della proposta avrebbe permesso di alleviare gli anziani che l’avessero voluto, dell’iniquo valore locativo tassato fiscalmente.

Protezione contro il fumo passivo
L’UDC Ticino si rallegra della chiara decisione popolare a livello nazionale (66% di NO, in Ticino di più stretta misura, 51%). È stata così affossata un’iniziativa repressiva al massimo della libertà individuale e per certi versi assurda. Basti pensare che, con il divieto di fumare nei posti di lavoro individuali, avrebbe preteso di difendere dal fumo passivo i fumatori attivi, in altre parole di difenderli dal fumo da loro stessi provocato.
La popolazione ha optato per l’attuale legge, che tutela i non fumatori, tenendo tuttavia in considerazione i legittimi desideri dei fumatori. Una più approfondita lettura del risultato della votazione rende legittima anche l’idea che il popolo svizzero ne abbia fin sopra i capelli della crescente tendenza delle frange più talebane della politica nostrana a vietare, proibire o, nel meno peggiore dei casi, a limitare la libertà individuale.

Semisvincolo di Bellinzona
Sebbene di strettissima misura, il popolo ha confermato la decisione presa dal Gran Consiglio lo scorso febbraio. L’UDC Ticino è convinta che l’opera porterà un deciso miglioramento alla mobilità del Bellinzonese, e si compiace che finalmente le si possa dare avvio senza ulteriori indugi.

Incompatibilità per carica
Questo era un tema che non sollevava obiezioni, ma che doveva essere posto in votazione per legge, in quanto comporta una modifica della Costituzione. È passato come la classica “lettera alla posta”, e l’UDC Ticino non ha particolari commenti da fare.

Un concreto aiuto agli anziani in difficoltà
L’UDC si compiace che il popolo ticinese – non egoista e taccagno, bensì più accorto e meno manipolabile di quanto il presidente della Lega pensasse – abbia bocciato un’iniziativa lanciata a mero scopo elettorale, ingannevole e volta a discriminare quattro anziani su cinque.
L’UDC Ticino è infatti tutt’altro che contraria a dare ai nostri anziani qualsiasi aiuto volto ad alleviare delle situazioni di indigenza, ma che sia applicabile con criteri di giustizia ed equità.
Per esempio, avrebbe incontrato il nostro appoggio un’iniziativa che basasse l’assegnazione della cosiddetta 13° AVS sul reddito totale netto dell’anziano (una cifra fissa, se si è sotto si prende l’assegno, se si è sopra no).
Ma la proposta in votazione assegnava l’aiuto ai soli beneficiari della complementare AVS che, sebbene lungi dal farne dei ricchi, assicura a quest’ultimi comunque una situazione finanziaria migliore di molti altri che la complementare non la prendono perché oltrepassano, magari di pochi franchi, la soglia prevista.
Governo e parlamento dovranno ora comunque agire nell’ambito dell’assistenza agli anziani in difficoltà – e avranno in questo senz’altro l’appoggio dell’UDC – ma non sotto la pressione di proposte controproducenti, oltre che populiste, come quella testé bocciata in votazione.

UDC Ticino