“La sinistra così perde credibilità!”


Il Partito Comunista si dissocia con forza dalle parole del ministro socialista Manuele Bertoli, ex-presidente del PS, che ha salutato sul portale “liberatv.ch” il vergognoso (e ormai screditato) premio Nobel per la pace all’Unione Europea. Bertoli con una superficialità di analisi che non fa onore alla sua intelligenza esalta un progetto politico ed economico fallimentare che ha contribuito non alla pace e alla giustizia, ma all’esacerbarsi dei conflitti sia sociali che militari.

Tutti coloro con un minimo di onestà intellettuale e che ancora si riconoscono nei valori della sinistra non possono non vedere il ruolo attivo avuto dalle diplomazie europee per favorire la carneficina e la spartizione imperialista della ex-Yugoslavia, senza dimenticare il ruolo attivo di Bruxelles nei partenariati guerrafondai in sintonia con la NATO degli ultimi anni, e senza parlare delle macellerie sociali in atto in Grecia e in altri paesi aderenti all’UE contro i lavoratori e gli studenti.

Capiamo che la socialdemocrazia europeista di questo paese faccia fatica a scrollarsi di dosso alcuni miti del passato, ma sostenere l’UE non ha nulla a che vedere con un presunto internazionalismo tipico della tradizione socialista: ben al contrario significa sostenere a pieno regime la globalizzazione neoliberista e l’imperialismo militare. La sinistra perde credibilità proprio a causa di sortire ridicole come quella di Bertoli. Il Partito Comunista ribadisce che l’europeismo non è progressista e anzi è nemico dei diritti del lavoro e della pace.

Partito Comunista, sezione ticinese del Partito Svizzero del Lavoro