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Dieci giorni. Tanto hanno concesso i presidenti di tre partiti cantonali al Consiglio di Stato per rivedere i conti che hanno portato alla stesura del Preventivo 2013.

Rocco Cattaneo (PLRT), Giuliano Bignasca (Lega) e Giovanni Jelmini (PPD) rimandano al mittente il preventivo e chiedono al governo di rifarlo, scrive nella sua edizione di sabato il Corriere del Ticino : “Al Consiglio di Stato, all’unisono, viene detto che il deficit di gestione corren­te, presentato martedì e che chiude nelle cifre rosse per 198,5 milioni di franchi, deve essere ridotto di 50 mi­lioni, con misure strutturali, ovvero che non muteranno già nel 2014.”

Una richiesta che non contiene dettagli, che non indica al governo come e dove intervenire. Rocco Cattaneo, si legge ancora nel CdT “ha indicato la via alla propria consigliera di Stato Laura Sadis, ma anche ai le­ghisti Marco Borradori e Norman Gobbi, nonché al pipidino Paolo Bel­traminelli: «Occorre intervenire sul fronte delle uscite, non delle entrate».
Ora non resterà che vedere quale sa­rà la prossima mossa del Consiglio di Stato di fronte alla determinazione del vertice di tre partiti di Governo su quattro.
Quello che si vuole scongiu­rare, a dirlo è stato il capogruppo del PLRT Christian Vitta è che «il pre­ventivo, per effetto dei veti incrociati, faccia la fine dello scorso anno».
Per il 2012 la proposta del Governo indi­cava un deficit di 198,3 milioni, ma poi il Parlamento aveva cancellato le misure governative e il rosso è spro­fondato a -220,4 milioni.
In pratica PLRT-Lega-PPD hanno fat­to quanto chiesto dal capogruppo PPD Fiorenzo Dadò giovedì dalle colonne del CdT: «Questo preventivo va rinviato al mittente», aveva detto.”