Il Mattino della Domenica continua ad attaccare la Magistratura.



Il capogruppo in Gran Consiglio on. Christian Vitta


Su Il Mattino della domenica del 21 ottobre (pag.4) si legge un nuovo attacco alla Magistratura ticinese, e non solo, dal titolo “Contro il Mattino decreti d’accusa politicizzati”. Vittima di tale attacco, dopo quelli al PG Noseda e al Pretore Trezzini, è ora la procuratrice pubblica Fiorenza Bergomi definita dal Mattino l’”aquila” che emetterebbe dei “decreti-foffa” e su base “partitica”, “senza saper leggere l’art. 177 CP”. Sempre tale articolo dimostra inoltre che il Mattino, e chi vi sta dietro, non ritiene il reato di ingiuria – benché previsto esplicitamente nel nostro Codice Penale – un reato grave. Evidentemente grave lo diventerebbe solo se vittime lo sono coloro che stanno dietro a Il Mattino della Domenica o che grazie ad esso si fanno campagna elettorale per la Lega. Come se nel nostro ordinamento giuridico vi fossero reati che non debbano essere perseguiti a differenza di altri. Come se alcuni possano essere mandati esenti da condanna e siano liberi d’ingiuriare chi non sta dalla propria parte. La Magistratura, che volutamente il Mattino scrive con la “m” minuscola per sminuirne il valore e l’operato, agirebbe secondo “due pesi e due misure” condizionata dalla politica, rispettivamente dai partiti (evidentemente mai però dalla Lega).

Il gruppo parlamentare del PLR richiamando le interrogazioni parlamentari ancora pendenti e connesse al tema della difesa della Magistratura ticinese inoltrate da Matteo Quadranti e cofirmatari (cfr. quella del 08.06.2012/150.12 “Il procuratore generale John Noseda come le SS? Difendiamo l’indipendenza della magistratura” e quella 10.09.2012/221.12 “A quando una difesa palese contro gli attacchi leghisti alla nostra magistratura? Norman Gobbi dorme o nicchia?”),
chiede al Consiglio di Stato

1. Quando pensa di evadere le interrogazioni parlamentari sopra richiamate e meglio quella dell’08.06.2012/150.12 e quella del 10.09.2012/221.12?

2. Come giudica l’ennesima incongruenza tra quanto regolarmente pubblica il Mattino della Domenica contro la magistratura ticinese e il ruolo del Capo del dipartimento, On. Norman Gobbi, che semmai dovrebbe essere garante dell’indipendenza della magistratura?

3. Non ritiene che il Governo, e in primis l’On. Norman Gobbi, debba tutelare o quantomeno adoperarsi per la difesa dell’onorabilità e dell’indipendenza dei magistrati? Non dovrebbe rassicurare anche la popolazione circa il buon funzionamento della nostra magistratura? E se, per denegata ipotesi, ritiene che qualcosa non funzioni in seno alla magistratura, non ritiene di dover proporre al più presto le modifiche che semmai s’imporrebbero piuttosto che lasciar correre?

Il gruppo parlamentare del PLR:
Vitta, Quadranti, Galusero, Badaracco, Brivio, Caprara, Cavadini, Celio, Del Bufalo, Dominé, Garzoli, Gianora, Giudici, Gobbi, Orsi, Pagnamenta, Pellanda, Polli, Schnellmann, Solcà, Steiger, Viscardi



Nota (di fdm). Un’interrogazione come questa, il cui semplice concetto, ridotto all’osso, recita “Visto che lui è lì e visto che i suoi continuano a comportarsi male, mettiamolo con le spalle al muro!”, è a prima vista incontrovertibile e vincente. In realtà, ciò di cui gli estensori del testo non sembrano rendersi conto, essa ha l’effetto di far apparire meno indipendente la magistratura. Forse questo non dimostra nulla ma in ventidue anni simili metodi hanno solo peggiorato la situazione, senza sortire alcun esito concreto.