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Mercoledì si è tenuto un incontro tra il governo cantonale e i sei maggiori comuni del comprensorio di distribuzione della Società elettrica sopracenerina di Locarno, i rappresentanti dell’Azienda elettrica ticinese, delle Aziende industriali di Lugano, di Banca Stato e della stessa SES.

Scopo dell’incontro era discutere sulle trattative in corso per l’acquisto della quota di maggioranza (il 60.89%) che la società Alpiq detiene nella Sopracenerina, una quota di cui ha deciso di sbarazzarsi.
In una nota, il Consiglio di Stato ha confermato che l’incontro si è svolto in un “clima costruttivo e di armonia e lascia ben sperare sul raggiungimento dell’obiettivo auspicato”.

Un precedente incontro tra il governo e i rappresentanti della SES e dell’Azienda elettrica ticinese si era tenuto il 19 settembre.
In quell’occasione il governo era stato informato della situazione e delle prospettive dopo la decisione di Alpiq di cedere la propria quota maggioritaria.
L’Esecutivo aveva sottolineato l’importanza di giungere a una soluzione che terrà conto della realtà regionale, del Cantone nonché degli azionisti di minoranza.

La notizia della decisione di Alpiq era stata resa nota verso la metà di settembre ed era stata spiegata come parte del programma di ristrutturazione in corso nella società.
Nel novembre 2011 Alpiq aveva annunciato una soppressione di impieghi e lo scorso anno aveva chiuso con una perdita di 1,3 miliardi franchi. Risultati negativi erano stati registrati anche nel primo semestre 2012.

(Fonte : rsi.ch)