Sul caso del giorno Ticinolive ha posto 6 rapide domande a Sergio Savoia, leader dei Verdi, negli scorsi giorni all’attacco sul fronte politico. Queste le sue risposte.


Francesco De Maria Perché ha chiesto le dimissioni di Pelli dalla presidenza di BancaStato? Che cos’ha fatto di male?

Sergio Savoia Non si tratta di una questione personale ma istituzionale. In almeno tre occasioni (Axion Bank, Barbuscia, e adesso con la faccenda del risarcimento di Tuto Rossi) il presidente Pelli ha mostrato di non sapere o volere essere trasparente con il parlamento. E nemmeno con il governo. Questo non va bene.

Pelli è un politico molto esperto. Come mai sui problemi di BancaStato riesce sempre ad andare in crisi?
SS Non lo so. Immagino che faccia fatica ad adattarsi a un quadro politico meno accomodante nei confronti dei poteri. Oggi non basta essere in un posto in rappresentanza di un partito importante. Bisogna rispondere al paese, tramite il parlamento. La gente vuole responsabilità e trasparenza.

Vista l’entità del danno causato dall’avv. Rossi (che viene ufficialmente quantificato in circa 14 milioni) uno si domanda che genere di accordo si sia potuto raggiungere. Lei che – al pari di me – ignora, che cosa si aspetta?
SS Anche qui non lo so. Penso che alla fine Tuto Rossi se la caverà con poco e i danni saranno tutti sulle spalle della banca e, quindi, del contribuente ticinese. Fa specie pensare che questo danno, questi 14 milioni, sono la medesima cifra che si pretende di risparmiare nel preventivo dello stato, tramite il taglio agli stipendi dei dipendenti pubblici (docenti e poliziotti compresi).

“Il Consiglio di Stato ritiene che Banca Stato debba informare dei termini della transazione sia il Governo sia la Commissione di controllo del mandato pubblico.” Tratto alla lettera dalla risposta del Consiglio di Stato. A me però sembra che qui manchi qualcosa, il nome… del danneggiato principale!
SS Il governo dice anche, o lascia intendere, che andrebbe informato anche il pubblico. Io sono più categorico: non si possono lasciare nascosti ai cittadini nemmeno i centesimi di questo accordo. Sono soldi dei cittadini, non di Pelli, non di Rossi.

Mi ha sempre colpito l’affermazione dell’avv. Rossi, ribadita con tenacia non so quante volte: “Io ero un cliente come tutti gli altri!” Era veramente così?
SS No. Lui era un dirigente della Banca, rappresentava un partito politico, ha potuto fare quel che ha fatto proprio in virtù del suo non essere un cliente come tutti gli altri.

Questa BancaStato più che una banca sembra un calvario. Quando mai, e come, potrà trovar pace?
SS Quando ci si deciderà finalmente se sia una banca pubblica (e allora deve rispondere al Sovrano) o se sia una banca privata (ma allora qualcuno deve avere il coraggio politico di fare questa proposta e trovare una maggioranza in parlamento). Fino a quel giorno, fino al momento in cui quella decisione non sarà definitivamente presa, non ci sarà pace.

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