Le forze aeree israeliane continuano a bombardare obiettivi nella Striscia di Gaza ma sino a oggi le forze terrestri non hanno ancora dato avvio all’incursione nel territorio.

Le dichiarazioni di Tsahal, l’esercito israeliano, indicano che l’obiettivo è distruggere le infrastrutture terroristiche di Gaza, distruggere i depositi di armi, uccidere chi lancia in missili verso Israele. Tsahal vuole anche distruggere i missili fajr-5 che possono colpire Tel Aviv.
Arginare gli attacchi missilistici era anche la missione durante l’operazione Piombo fuso, nel 2008, e esaminare come Piombo fuso si è sviluppata potrebbe fornire un contesto utile per un’invasione terrestre israeliana a Gaza oggi.

L’operazione Piombo fuso si divideva in due fasi : aria e suolo. La fase aerea è durata circa una settimana e aveva distrutto obiettivi di contrabbando di missili, depositi e postazioni di tiro.
Questo è molto simile a quanto fa attualmente l’esercito israeliano, principalmente con aerei da guerra e anche con l’aiuto della Marina.
La seconda fase era l’attacco al suolo, in due operazioni geografiche distinte all’interno di Gaza.
Al sud, unità militari israeliane “ripulivano” la regione di Rafah e l’autostrada per tagliare le linee logistiche di Hamas.
Forze aree e di mare colpivano simultaneamente per far indietreggiare i guerriglieri alla frontiera con l’Egitto, il cosidetto Asse di Philadelphia.
Al nord, le forze israeliane erano penetrate nella Striscia per occupare la città di Gaza. Questo aveva permesso di distruggere le postazioni avanzate dei lanci di missili e di creare postazioni difensive di ripiego.
Dopo questo primo movimento, le forze armate avevano cercato piattaforme logistiche e le strutture di comando e di controllo di Hamas.
Ma Tsahal non aveva osato addentrarsi nei centri urbani di Gaza e Rafah, alfine di evitare perdite elevate.

Oggi un’operazione terrestre sarebbe simile a quella di quattro anni fa nel concetto e nella tattica, visto che Piombo fuso era stata considerata un’operazione di successo.
Vi sono però due differenze notevoli. Innanzitutto, nel sud della Striscia, durante Piombo fuso le forze di sicurezza egiziane avevano aiutato Tsahal a allontanare i palestinesi dalla linea di confine e a renderla sicura.
Oggi questo non accadrebbe. Il Cairo ha annunciato che il passaggio di Rafah rimane aperto e che i palestinesi possono attraversare la frontiera.
Le forze terrestri israeliane potrebbero dover occupare la frontiera Egitto-Gaza perchè gli attacchi della Marina e delle forze aeree non possono compiere una simile missione. Un sicuro motivo di conflitto con l’Egitto.
Inoltre, nel nord, Israele deve distruggere tutto quel che assomiglia a una zona di lancio di missili fajr-5, per proteggere Tel Aviv.

Nel caso di un’incursione terrestre nella Striscia, ci si può attendere a che Tsahal utilizzi tattiche avanzate rispetto a quattro anni fa, ma si deve anche supporre che i palestinesi non rifaranno gli errori commessi nel conflitto del 2008 e useranno tattiche diverse per infliggere il maggior danno possibile.