Notizia bomba (21.XI)

Ce la dà l’amico Bazzi di liberatv, che sembra volersi affermare come il meglio informato di tutto il villaggio. L’UDC starebbe meditando di candidare a Lugano il banchiere Michele Moor. Conosco Moor abbastanza bene, perché è stato per tre anni il mio presidente nel Comitato dell’Associazione Società Civile della Svizzera Italiana.

Sul piano politico Moor si mise in luce nell’ottobre 2007 quando, candidato PPD al Nazionale, mancò per poco l’elezione, soccombendo di misura all’uscente Chiara Simoneschi Cortesi. Io facevo il tifo per lui, non già per la mia compagna di classe “Chía” (contro la quale non ho mai avuto alcunché di personale).

Nel 2011 Moor avrebbe voluto ritentare la sorte. Nella primavera lasciò il suo partito perché non lo sentiva più come suo. Aveva l’intenzione – così affermano “color che sanno”, ma io non sarei in grado di provarlo – di presentarsi candidato al Nazionale nei ranghi dell’UDC e, contemporaneamente, candidato agli Stati sostenuto da Lega e UDC. Il posto che poi toccò a Morisoli. Difficile dire se la Lega lo volesse. Con l’UDC l’accordo non ci fu, e la prudenza del presidente Rusconi, che aveva in tasca un biglietto sicuro per Berna, si può senz’altro comprendere. In quella particolare circostanza io speravo – e lo scrissi – che l’UDC candidasse almeno due “esterni” di spicco sulla sua lista per la Camera bassa, poteva essere una mossa audace e astuta, atta a rompere schemi incancreniti. Non se ne fece nulla, i democentristi realizzarono la loro votazione prevedibile e buona, e Pierre Rusconi trovò – primo del suo partito – la via alla capitale.

Oggi arriva la notizia bomba. La lancia Bazzi, e Bazzi è affidabile. Né Pinoja smentisce. Moor si candiderà per l’UDC sia per il Municipio che per il Consiglio comunale. Nel caso, immagino, in cui l’idea di una lista comune con la Lega per l’Esecutivo fosse abbandonata. La famosa lista unica con “garanzia” di un seggio all’UDC per il (meritevole) Marco Chiesa. La strada maestra? O non piuttosto un vicolo cieco? “Non ci sono i numeri” mi ha detto – senza cattiveria ma con realismo spietato – Lorenzo Quadri, e Quadri è affidabile.

Moor nell’arena per far parlare i media e mischiare le carte (in una situazione in cui c’è poco da perdere) è una mossa audace, di rottura, e mi piace. Attento Bazzi però! Se questa è una bufala, me la paghi.

Francesco De Maria