La campagna elettorale entra nel vivo, e alla data fatidica mancano 4 mesi e mezzo. Sembra che tutti siano diventati di Lugano, sembra che tutti vogliano concorrere. Sarà un’epica battaglia, una ghiotta occasione per giornalisti e divoratori di notizie, ma anche qualcosa di più: sarà un passaggio decisivo. Giovanna Masoni, nome ultrasicuro su una lista misteriosa… sino al giorno di santa Lucia (ReGiorgio dixit) lancia il suo “Tavolo della crisi” e convoca tutti gli interessati per lunedì 3 dicembre alle ore 17:30 nell’auditorium dell’USI. Condurranno i lavori Alberto Cotti, Alberto di Stefano, Meinrado Robbiani, Paolo Bernasconi e Massimo Tognola. Uno stimabile “think tank”, come avrà fatto a comporlo? Alla prima occasione glielo chiederò.

La parola della quale maggiormente si abusa, in politica, è “nuovo”. È sin troppo facile spiegarne il perché. La vita degli uomini è generalmente imperfetta, difficile, triste, incompleta, dolorante, frustrante. Non diversa la vita di un’intera società. E la politica (resa in qualche modo responsabile del manco) non ha mai buona stampa e i politici sono sempre disamati. Nuova politica dunque, più che per amore per forza, poiché la vecchia è… senza speranza!

Oggi come oggi, il 29 novembre di 698 anni fa, moriva un gran re. Tutti vi diranno che Filippo IV il Bello morì durante una battuta di caccia, ucciso da un cervo infuriato o da un mostruoso cinghiale. Non è vero niente. Filippo fu colpito il 4 novembre da emorragia cerebrale mentre cacciava nella foresta di Pont-Sainte-Maxence. Non morì e chiese di essere portato nel castello di Fontainebleau. Lo trasportarono per via d’acqua, sull’Oise, sopra un barcone dal fondo piatto. Dalla riva i contadini, sbigottiti, guardavano; si scoprivano il capo e s’inginocchiavano. Non aveva che 46 anni il re che seppe abbattere il Tempio. Forse si ricordò prima di morire delle parole del Gran Maestro Molay: “Re Filippo e papa Clemente, io vi cito entro l’anno davanti al tribunale di Dio”.

Difendere l’indifendibile. In un’interessante intervista concessa alla liberatv di Marco Bazzi il municipale popolare democratico Angelo Jelmini dichiara, facendo prova di un sostanzioso ottimismo: “L’indice di gradimento del PVP è molto polarizzato”. Vorrei raccomandare al successore del Putto Verde (riprendo dal Mattino della Domenica lo scherzoso soprannome affibbiato al mio ex alunno) di non affannarsi a difendere l’indifendibile, soprattutto in tempi cruciali e perigliosi come il tempo presente. In realtà un’opera vantaggiosa e buona (il tunnel) è stata accompagnata da un piano viario per il centro città perfidamente ideologico, elaborato all’insegna del motto: l’automobilista è un furfante, puniamolo! Mi trovo alla pensilina Botta e voglio raggiungere il Palacongressi. Saranno 200 metri? Forse 150? Lo intravvedo oltre l’Alhambra. Ma sono obbligato a svoltare a sinistra nella via Pioda. Poi a destra in via Bossi, un cunicolo stretto con macchine parcheggiate sui due lati. Un SUV davanti a me ha fortunosamente trovato un buco e sta facendo manovra. Non è facile, e il guidatore si innervosisce. Qualche timido clacson (che gente educata). Arrivo se Dio vuole al corso Elvezia e giro a destra, solo quando tocca a me, finalmente. Punto verso il lago e scorgo un angolino del Palacongressi. Svolto infine a sinistra imboccando il viale Cattaneo, che ha ritrovato il doppio senso di percorrenza che aveva quando andavo al Ginnasio con i calzoni corti. On. Jelmini, cinquant’anni mi hai tolto! On. Jelmini, non difendere l’indifendibile.

“Noi non cerchiamo potere né poltrone” ha dichiarato il leader di AreaLiberale. Ma non dimentichi l’amico Sergio Morisoli che il suo audace tentativo politico non potrà prescindere da un concreto risultato elettorale. Un certo numero di cittadini dovrà dirsi/scrivere “Ci crediamo” e questi cittadini verranno contati.

“Non sapere” può essere divertente ed eccitante e consentire al giornalista di sbizzarrirsi in un fuoco d’artificio di ipotesi più o meno plausibili. Ma in fondo sapere è meglio. E allora conosceremo finalmente il 2 dicembre, anniversario della vittoria napoleonica di Austerlitz, la lista della Lega per il Municipio di Lugano; e il 13 dicembre, “Il giorno più corto che ci sia” (ma non è vero), la lista del PLR. Evviva!