INTERROGAZIONE PARLAMENTARE
Bellinzona come sede del futuro nosocomio cantonale super specializzato e polo di formazione e ricerca biomedica?



Il previsto nuovo ospedale cantonale altamente specializzato di 200-250 posti letto sarà una delle sfide più impegnative che il Cantone dovrà affrontare nei prossimi anni. Con un investimento di 230 milioni di franchi da concretizzarsi entro 10-15 anni.

Riguardo la sua sede, si sono fatte diverse ipotesi e proposte. A Lugano dove si è parlato di location (ampliamento Osp. Civico), Manno, Vedeggio-Cassarate e, ultimamente, Bellinzona: ai Saleggi e nell’area delle officine FFS. Il problema di fondo però rimane. Quale la soluzione più interessante e praticabile per questa nuova sfida che tocca tutta la medicina e la sanità ticinese? E, ancora, come conciliare questo progetto con la preoccupante crisi finanziaria del Cantone?

La proposta di insediare questa struttura sul sedime delle attuali Officine FFS, un comparto di 100mila metri quadrati in pieno centro città, sulla porta della stazione FFS di Bellinzona e all’uscita dagli svincoli autostradali, sembra aver trovato un certo consenso e seguito. Soprattutto perché potrebbe sbloccare l’annoso problema delle Officine FFS che avrebbero ora necessità di essere riviste nella loro concezione e logistica come pure per quanto riguarda anche un ripensamento rispetto al loro attuale collocamento in centro città.

Un sito – quello delle Officine FFS – in grado di accogliere un complesso ospedaliero di questa ampiezza e importanza, e che richiede una superficie di circa 80mila metri quadrati distribuito su 3-4 piani in più blocchi. Una riconversione dell’intero comparto è stata auspicata peraltro da diversi esponenti politici. Detto ciò, questo sedime industriale all’interno della città non sembrerebbe proprio più la soluzione ottimale per il futuro delle Officine FFS, senza considerare il fatto che l’attuale struttura non è necessariamente in grado di rispondere alle odierne norme ed esigenze.

Le Officine FFS sono state infatti pensate e costruite oltre un secolo fa e pure con tutte le modifiche effettuate negli anni, esse non rispondono oramai più ai criteri moderni del settore. Le proposte alternative per una loro ricollocazione non mancano e molte sono le soluzioni ottimali che potranno dare nuovo vigore al progetto di mantenimento delle Officine FFS in Ticino: Castione per esempio, ma non solo, Biasca, Giubiasco, ecc. – tutte estremamente interessanti! Infatti da più parti ci si chiede se ha ancora senso mantenere le officine federali con i loro 100mila metri quadrati di superficie dove si trovano oggi, in centro città, considerando che fra pochi anni, a seguito della costruzione di Alptransit, quest’area diventerà strategica, sia per la sua centralità nel sistema dei trasporti cantonali, sia perché connessa in modo comodo e rapido al resto della Svizzera.

Detto ciò, questa soluzione per il nuovo ospedale cantonale sembrerebbe perciò soddisfare tutti i requisiti dell’EOC, oltre che offrire notevoli vantaggi rispetto ad altre varianti. Superficie: l’area di 100mila metri quadrati è esattamente delle dimensioni richieste per poter sviluppare il progetto in oggetto, che si estende in orizzontale, adeguandosi alle più attuali concezioni di un moderno nosocomio. Posizione: centrale rispetto al territorio cantonale, facilmente e velocemente raggiungibile sia in automobile attraverso il nuovo semisvincolo a sud e lo svincolo di Castione a nord, che con i mezzi pubblici in quanto contigua alla stazione FFS dalla quale, sfruttando il rinnovamento previsto per il 2016, si potrebbe predisporre un accesso diretto alla struttura. Mobilità sostenibile: se si considerano le centinaia di dipendenti dell’ospedale, i pazienti e tutti coloro che si spostano per visitarli, vi sarebbe inoltre un notevole miglioramento nell’insieme di tutta la mobilità sostenibile a livello cantonale, in quanto non dobbiamo dimenticarci che oggi nessuno degli ospedali ticinesi è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici (mentre i relativi autosili hanno raggiunto prezzi da usura). Sede EOC: presenza, proprio in viale Officina, della sede dell’EOC, con tutti gli evidenti vantaggi organizzativi, logistici ed economici del caso. Formazione universitaria: la collaborazione con il previsto master in medicina e con l’università di Zurigo e la prossimità dell’Ateneo con il nuovo Ospedale Cantonale.

Un altro elemento di riflessione e confronto è infine l’esempio del nuovo ospedale di Soletta, che presenta importanti similitudini con quello che si dovrà pianificare per il nuovo ospedale cantonale in Ticino e, dove, fra l’altro, si evince come convenga costruire un ospedale ex novo piuttosto che adattare allo scopo un ospedale già esistente.

In considerazione di quanto sopra riportato i sottoscritti presentano al CdS il presente atto parlamentare con il quale si chiede di voler dar seguito ai seguenti quesiti:

1. Intende il CdS proporre un messaggio per la realizzazione del nuovo centro ospedaliero cantonale?

2. Quali sono le concrete possibilità che esso venga realizzato in un prossimo futuro, vista anche la preoccupante situazione dello stato delle finanze cantonali?

3. L’ipotesi di insediamento del nuovo ospedale cantonale nell’area delle Officine FFS è stata o sarà presa in considerazione?

4. In caso di risposta negativa, perché non è stata valutata anche questa opzione?

5. Quali sono state fino ad ora le proposte giuntevi riguardo i futuri possibili insediamenti del nuovo ospedale cantonale?

6. Tenuto conto delle preventivate e prevedibili numerose richieste in tal senso (vedi punto 5), è stato istituito un gruppo di lavoro incaricato di studiare e valutare le migliori soluzioni in tal senso?

7. In caso di risposta negativa, perché non si è proceduto a questo tipo di approccio al problema con un’attenta analisi e studio di tutte le possibili varianti di proposta di insediamento attraverso un Gruppo di lavoro appositamente costituito?

8. Quali sono i criteri presi in considerazione nella scelta dell’insediamento ottimale del futuro ospedale cantonale?

9. L’opzione che è stata avanzata di insediare il nuovo Ospedale cantonale presso la sede attuale dell’Ospedale Civico di Lugano – o in prossimità di quest’ultimo – è stata valutata dalle autorità competenti in modo da considerare anche tutti i pro e i contro che ne sono parte integrante?

In particolare si è tenuto conto degli elementi sfavorevoli che questa scelta comporterebbe per rapporto alle altre soluzioni prospettate?

10. Qualora questo studio – relativo al sito più indicato per l’insediamento del nuovo ospedale cantonale – fosse stato eseguito o in corso d’opera, quando sarà possibile consultarne la documentazione relativa e le conclusioni alle quasi si è o si sarà giunti?


Dr. med. Orlando Del Don
Per il Gruppo parlamentare UDC