Poiché il leader politico emergente Grillo ha fatto del “reddito di cittadinanza” un suo cavallo di battaglia – si vedano anche le sue veementi esortazioni su Twitter – siamo andati a documentarci. Il risultato della nostra ricerca è interessante.



Il reddito di cittadinanza è un reddito di base universale pagato a tutti, senza alcun obbligo di attività, per una somma sufficiente a esistere e a partecipare alla vita della società.

Tutti gli altri redditi privati (per la maggior parte redditi da lavoro) sono aggiunti a questo reddito minimo.

Questo reddito è:
Inalienabile e incondizionato (al contrario dell’indennità di disoccupazione, condizionata alla ricerca di un lavoro);
Corrisposto alle persone fisiche e non alla famiglia, così da promuovere l’autonomia dell’elemento più debole della famiglia, anziché il benessere della famiglia intesa come entità indivisibile.

Come allocazione universale, il reddito di cittadinanza è un dividendo monetario, altrimenti detto dividendo sociale o credito sociale, che pertiene ai meccanismi di creazione monetaria democraticamente distribuiti sulla base di una misura della crescita di beni e servizi.

Esso è la contropartita monetaria creata e distribuita a tutti i cittadini della zona monetaria di riferimento, a titolo di compartecipazione agli utili sociali prodotti dall’attività economica della comunità stessa, sfruttando le risorse naturali del territorio. Questo diritto di proprietà è riconosciuto dalla nascita.