Dal Caffè domenicale si apprende che a Roma, al fantomatico Forum per il dialogo Svizzera – Italia tenutosi venerdì (vedi alcuni post precedenti) sarebbe stato distribuito, pare dalla consigliera nazionale socialista vodese Ada Marra, un dossier che raccoglie articoli del Mattino dai contenuti non propriamente concilianti neiconfronti della vicina Penisola. Se ne deduce (ma non solo da questo episodio) che la signora Marra, che non è propriamente patrizia di Corticiasca, si senta più italiana che svizzera: in tal caso farebbe forse meglio a farsi eleggere nel parlamento del proprio paese d’origine.

A parte il fatto che il Mattino della domenica è un giornale ed è pure su e-paper, per cui chiunque, da qualsiasi parte del mondo, può andare a scaricarselo dal portale www.mattinonline.ch, l’iniziativa ha magari chiarito a qualche papavero romano che, da questa parte del confine, c’è chi non intende subire passivamente le continue iniziative atte a danneggiare la Svizzera, la sua economia e la sua piazza finanziaria, messe in campo dai nostri vicini a Sud. Con tanto di flagranti violazioni della nostra sovranità (vedi spioni fiscali). Ce ne sarebbe più che abbastanza non solo per ribloccare i ristorni delle imposte alla fonte dei frontalieri, ma anche per provare a chiudere le frontiere per un giorno, tanto per vedere l’effetto che fa. Solo a Berna, e forse nel canton Vaud, non si sono accorti che è in atto una guerra economica contro la Svizzera, cui l’Italia partecipa attivamente.

Quello che non si capisce assolutamente è a cosa serva andare ad inventarsi forum e discussioni con politici e ministri che tra un mese non saranno più in carica. La trasferta a Roma organizzata dal citato Forum non serve assolutamente a nulla, ed è quindi l’ennesimo spreco di denaro pubblico. Al proposito si potrà comunque chiedere lumi al Consiglio federale.

Ma anche un’altra cosa stuzzica la curiosità. Al forum in questione è stata segnalata anche la presenza dell’avv Paolo Bernasconi, il quale non ricopre alcuna carica politica e non rappresenta nessuno. Quindi, il Consiglio federale avrà modo anche di spiegare non solo qual è il rapporto costi-benefici di tali scampagnate, ma anche chi, e in base a quali criteri, stabilisce la composizione della delegazione elvetica e decide chi partecipa e chi no.

Si ringrazia comunque la signora Marra e l’avv Bernasconi per aver voluto portare, in assenza di rappresentanti della Lega che – come correttamente ricordato – è il partito di maggioranza relativa Consiglio di Stato ticinese, la posizione del nostro Movimento in materia di relazioni con l’Italia. Posizione che, va da sé, non cambia di una virgola. Si constata inoltre con piacere che alla fine si parla solo di Lega e di leghisti…

Lorenzo Quadri
Consigliere nazionale della Lega dei Ticinesi



NOTA. A che titolo l’eroe di Bel Ticino abbia partecipato alla gita non è dato sapere. Ma che cosa sia andato a fare… questo lo capiscono tutti! (fdm)