Moby Dick

9 febbraio 2013

A cura di Raffaella Barazzoni e Orazio Martinetti

 

L’Italia verso il declino?

Timori e speranze alla vigilia delle elezioni

 

Dalla “Bella Italia, amate sponde” di Vincenzo Monti alla “terra dei cachi” di Elio e le Storie Tese  intercorre un ampio arco di interpretazioni, umori, invettive riguardanti l’Italia, paese sempre incompiuto, sempre alla ricerca di un centro di gravità permanente.

Le elezioni politiche, in agenda il 24 e 25 febbraio, hanno nuovamente gettato l’Italia nel vortice di una tenzone dagli esiti incerti. Il governo tecnico di Mario Monti, durato poco più di un anno, sembrava aver riportato il paese nell’alveo della governabilità e dell’intesa tra le forze principali del paese: partiti, associazioni di categoria, sindacati. Poi, d’un tratto, l’ingranaggio si è inceppato e, secondo alcuni, la cattiva politica si è ripresa la scena come ai vecchi tempi.

Come si osserva e si giudica questo rumoroso movimento che vede ancora una volta la televisione, pubblica e privata, sul podio come potente regista? Che voce ha quella parte del paese che non appare sul piccolo schermo, vale a dire il mondo del lavoro, della ricerca, della scienza? Qual è l’immagine dell’Italia fuori d’Italia, in particolare nelle istituzioni europee? Le élites sapranno rinnovarsi liberandosi degli antichi vizi? Di questi argomenti si discuterà sabato 9 febbraio a Moby Dick, in onda su Rete Due dalle 10 alle 12. Ospiti della puntata saranno la scrittrice Marta Morazzoni, il medico e scrittore Andrea Vitali e il professor Francesco De Maria, già docente al Liceo 1 di Lugano, ora giornalista indipendente.

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