Ho idee precise su ciò che mi piacerebbe proporre per questa città e la sua periferia, purtroppo però, per ragioni di spazio, oggi ve ne presenterò una prima parte, con tema: posti di lavoro, mobilità e servizi, sicurezza delle persone e del territorio e finanze.

Posti di lavoro: Lugano ha la sua base produttiva principalmente nel terziario. Sempre più cittadini e residenti perdono il posto di lavoro per essere sostituiti da manodopera estera con l’oramai collaudato metodo “licenzio uno, ne assumo due”.

Questa pratica distruttiva deve essere fermata al più presto, ma come? Il problema origina dagli accordi capestro firmati dalla Confederazione con l’UE, i cosiddetti “accordi di libera circolazione”, che tutti, chi più chi meno, stiamo vivendo negativamente sulla nostra pelle o in famiglia. Una soluzione a medio termine arriva dall’iniziativa UDC depositata a Berna con più di 100’000 firme, che si spera il popolo svizzero sarà presto chiamato a votare. L’iniziativa si chiama “Stop all’immigrazione di massa” e contiene una richiesta di modifica di legge volta al “contingentamento” della manodopera estera. Solo così potremo fermare l’emorragia di posti di lavoro. Lugano, come il resto del Ticino, ne sa qualcosa.

Un’altra soluzione dissuasiva potrebbe essere lo stop a nuove aziende estere o locali che desiderino iniziare un’attività (con richieste d’incentivi fiscali e aiuti finanziari) ma che non pianifichino e concretizzino un organico rappresentato da almeno il 70-75% di personale ticinese e residente. Il discorso per l’amministrazione comunale è ben altro. Come già proposto dal gruppo UDC in Gran Consiglio, le assunzioni nel settore pubblico andrebbero coordinate con gli Uffici regionali del Lavoro. Laddove si possa assumere disoccupati indigeni, formandoli e riqualificandoli per compiti specifici.

Mobilità e servizi: Dopo mesi di rodaggio, il PVP genera ancora troppi ingorghi e problemi all’utenza. Le limitazioni e inefficienze del progetto sono sotto gli occhi di tutti, occorre affrontarle e risolverle con urgenza. Se dovesse malauguratamente succedere un incidente in zona tunnel Besso direzione Loreto, la colonna di auto arriverebbe a Cadro e a Tesserete, perché siamo davanti all’unico sbocco dal centro cittadino verso l’autostrada A2 direzione Sud, senza passare dal lungolago. Non parliamo poi di alcuni incroci che al posto di smaltire il traffico, lo generano ancor di più. Il risultato finale è di rendere il centro cittadino meno fruibile, scoraggiando chi intenda entrare in centro per acquisti o per consumare un pasto, portando cosi alle chiusure dei locali.

Sicurezza delle persone: I tempi cambiano e se qualche anno fa lasciavamo le porte delle auto o di casa aperte, oggi siamo costretti a blindarle. Sono favorevole a potenziare la polizia comunale e a tutto quanto possa garantire maggiore sicurezza al cittadino. Vi sono strade, come via Cattedrale, e parchi, come il Ciani, che devono essere maggiormente sorvegliati e protetti. La gente che abiti o non abiti in Città deve e dovrà sentirsi ancora sicura di passeggiare per le vie di Lugano e nei parchi di giorno come di notte. Questo ovviamente dovrà anche essere un discorso rivolto alle periferie, cioè ai Comuni che ora compongono la grande Lugano. Perché anche loro necessitano di attenzioni tanto quanto il centro cittadino.

Finanze comunali: Questo tassello è la base di tutto, affinché si possa costruire “mattone su mattone”, il benessere, le opere, i servizi e lo stato sociale. Senza ricchezza generata non si può aiutare i meno abbienti e non si possono realizzare opere di nessun tipo. I conti di una città come Lugano dovranno ben presto essere rivisti. Oramai il debito è “strutturale” e una revisione dei compiti dell’amministrazione cittadina è più che necessaria. Laddove bisognerà risparmiare sarà un obbligo farlo.

Il moltiplicatore al 70%  potrebbe starci, ma alle condizioni che ho descritto sopra. Saranno il prossimo Municipio e Consiglio comunale che dovranno avere il coraggio e l’urgenza di fare questa revisione globale, nell’ottica della buona gestione dei soldi che i cittadini e le persone giuridiche pagano sotto forma d’imposte. Come nel detto popolare; “Se non puoi, non fare il passo più lungo della gamba”.

Tiziano Galeazzi,  lista 3 UDC Lugano

Candidato Municipio 2, Consiglio Comunale 15