È ora di legiferare contro l’omofobia


COMUNICATO STAMPA

La proposta di vietare agli agenti omosessuali di poter perquisire persone dello stesso genere, promossa dal deputato PPD Alex Pedrazzini, suscita lo sdegno del Partito Comunista, sezione ticinese del Partito Svizzero del Lavoro.

L’intervento di Pedrazzini risulta decisamente fuori luogo, perché il deputato democristiano veicola in questa maniera messaggi omofobici tra la popolazione, raffigurando la persona omosessuale come un soggetto pericoloso rispetto alla quale è bene usare precauzioni. Tale maniera di concepire l’omosessualità, quasi fosse una patologia da curare e da arginare, è frutto di sentimenti che nulla hanno a che fare con i principi che dovrebbero animare una società entrata da tempo nel terzo millennio: se Pedrazzini intende dare atto del suo personale passaggio al mondo contemporaneo, è caldamente invitato a scusarsi pubblicamente per la posizione assunta, rivolgendosi in particolar modo ai nostri numerosi concittadini interessati.

Che questa retriva esternazione sia piuttosto un monito per le autorità cantonali, allo scopo di porre un argine alle tendenze omofobiche che evidentemente percorrono ancora il Ticino: occorre procedere con una maggiore sensbilizzazione sul tema, in particolare nelle scuole dell’obbligo, e dare vita a strumenti giuridici che possano permettere di perseguire la discriminazione sessuale. A tal proposito il Partito Comunista valuterà di presentare attravero il nostro deputato un atto parlamentare.

Partito Comunista, sezione ticinese del Partito Svizzero del Lavoro

http://www.partitocomunista.ch