La mobilità a Lugano è un tema sempre al centro dell’attenzione. Dopo il putiferio scatenato dall’introduzione del nuovo piano viario del polo, il Consiglio comunale ha deciso di finanziare delle piste ciclabili. La Città ha scelto d’incoraggiare la mobilità lenta e, in questo caso, l’uso di biciclette come alternativa all’automobile. Concordo sul fatto che per motivi di sicurezza siano necessarie delle piste ciclabili a Lugano e mi aspetto anche che i ciclisti rispettino gli altri utenti della strada. Capita talvolta, circolando in automobile, di subire rallentamenti causati da ciclisti che stanno in mezzo alla strada (talvolta anche in zone con piste ciclabili) o peggio che si spostano in gruppo, come fossero un gregge, occupando un intera corsia e rallentando fortemente il traffico.

Sebbene io apprezzi l’idea di incoraggiare la mobilità lenta ritengo, che prima di finanziare le piste ciclabili si sarebbero potuto potenziare, con un investimento minore, i trasporti pubblici. È indubbio che certe zone periferiche della Città potrebbero essere meglio collegate al centro se i trasporti pubblici circolassero con maggiore frequenza. Personalmente, se abitassi in quartieri meno serviti come Cureggia o Brè Paese, sceglierei sempre di spostarmi per la Città con il mio mezzo privato e non sarebbe di certo la bicicletta.

I trasporti pubblici possono essere un’alternativa più che valida, ma bisogna anche considerare la realtà di Lugano. Quando vivevo a Losanna per studio, mi spostavo sempre con i mezzi pubblici: la rete era molto ben fatta e la frequenza dei trasporti incentivava molto i cittadini. Ad esempio la linea 2 della metropolitana di Losanna di mattina e sera passa ogni 3 minuti per permettere ai pendolari di recarsi in stazione e la linea 1 passa ogni cinque minuti per permettere agli studenti di raggiungere l’università. A Lugano, i tempi d’attestra tra un bus e l’altro sono molto più lunghi.

Trovo positivo che i cittadini di Lugano abbiano più alternative per spostarsi, è molto importante garantire la libera scelta del mezzo di trasporto. Personalmente, non apprezzo i tentativi di ostacolare gli automobilisti nei loro spostamenti per la Città. Anche i commercianti del centro si sono lamentati della situazione e a ragione: ormai è diventato molto più semplice recarsi ai centri commerciali di Grancia che recarsi in centro Città.

Concludo dicendo che, per quanto mi piacciano le alternative, in questo momento di difficoltà finanziaria, il finanziamento concesso per le piste ciclabili non lo condivido. Inoltre, pensando alla topografia di Lugano, ci sono molti quartieri verso i quali lo spostamento in bici sarebbe difficile: come recitava la canzone “ci vuole un fisico bestiale” per risalire in bicicletta fino a Cadro o Ruvigliana.

Manuela Schlatter
Candidata UDC al Municipio e al Consiglio comunale di Lugano