Intervistiamo oggi il dottor Alberto Siccardi, industriale, vicepresidente di AreaLiberale, candidato al Municipio e al CC per il comune di Lugano. Alle domande del professor De Maria Siccardi risponde in modo chiaro, semplice e diretto, da uomo d’azione alieno da bizantinismi quale egli è. Un candidato perfetto per i difficili momenti che viviamo, di disorientamento e di crisi.

Francesco De Maria  Come procede la prima campagna elettorale di AreaLiberale, e la sua personale?

Alberto Siccardi  La campagna elettorale di area liberale e mia personale si svolge in modo ordinato, con idee molto chiare sui programmi da proporre in prima istanza. Essi riguardano essenzialmente la buona gestione della cosa pubblica.

Lei pensa che questa nuova presenza liberale possa indebolire il PLR ?

AS  La nostra presenza liberale può senz’altro sottrarre al PLR i consensi di chi vede in noi il vero partito liberale in Ticino e mal sopporta le componenti di sinistra che caratterizzano il PLR in particolare a livello cantonale.

Su quale “elettore-tipo” si fonda la speranza di AL ?

AS  AL è certa di offrire un programma di buona gestione a chi si colloca nell’ala destra di PLR e PPD, oltre che a quanti non votano perché sfiduciati dall’eccesso di clientelismo e assistenzialismo. Vogliamo ridare fiducia ai cittadini nella gestione della cosa pubblica.

Lei è imprenditore da una vita e ha fondato e guida un’azienda importante. Che cosa può dare, ideologicamente, AreaLiberale a un imprenditore, che il PLR non può dare?

AS  Un imprenditore non attinge i suoi comportamenti da un partito, esso è obbligato dai fatti a prendere decisioni che nulla hanno di ideologico. Deve svilupparsi e sopravvivere.

Questa elezione luganese, chiunque lo vede, è combattuta allo spasimo. Quale tasso di partecipazione prevede?

AS  Non riesco a immaginare il tasso di partecipazione, non so se prevarrà la partigianeria per uno o l’altro candidato o la sfiducia nella politica tradizionale.

Perché i cittadini vanno sempre meno alle urne, persino nelle elezioni politiche? Perché molte, troppe persone sembrano disinteressarsi della cosa pubblica?

AS  I cittadini vanno sempre meno alle urne perché non sono sufficientemente informati, né dei programmi pratici e concreti dei candidati, né, ne sono certo, saranno informati delle decisioni che essi prenderanno quando fossero eletti.

L’assenteismo degli aventi diritto di voto può avere come causa o come con-causa una troppo scarsa conoscenza della Civica, notoriamente trascurata dalla nostra scuola?

AS  La scarsa conoscenza della Civica causata dal cattivo o scarso insegnamento della medesima nelle scuole è un piano preciso per disamorare i cittadini dalle decisioni dei politici. Di questo passo la Svizzera rischia di perdere le sue caratteristiche democratiche, muovendo nella direzione della maggior parte dei Paesi europei, indebitati e incapaci di raddrizzare i conti dello stato.

Da uomo pratico ed esperto di cifre e bilanci ci dia la sua opinione sulle finanze della Città, minacciate dalla dura guerra fiscale in atto, anche e soprattutto in prospettiva.

AS  Proprio perché obbligato a prendere decisioni di gestione estremamente importanti, non posso esprimere giudizi sulle finanze della città di Lugano, che manca di un piano finanziario e che parla di mega progetti in parallelo con l’aumento del moltiplicatore al 73%. I cittadini non ne sanno niente e, senza un piano finanziario, neanche i politici possono aver le idee chiare e applicano il “tassa e spendi”

La Berna federale (il governo, il parlamento) si è battuta bene in questa battaglia senza esclusione di colpi?

AS  Non riesco a dare un giudizio onesto sul comportamento della Berna federale, non sono sufficientemente informato.

Il Municipio, dopo accanita discussione, propone un moltiplicatore del 73%. Ma non spetta a lui decidere bensì al Consiglio comunale. Le va bene questa procedura?

AS  La proposta del moltiplicatore deve essere il risultato dell’esame di una situazione finanziaria di medio termine che è il piano finanziario. Questo piano finanziario non c’è. Di cosa si discute? Per questo motivo credo che il moltiplicatore debba essere soggetto a referendum, perché così facendo il municipio sarebbe obbligato a spiegare i motivi che portano all’aumento del moltiplicatore. E i cittadini deciderebbero, visto che sono chiamati alla cassa.

Come giudica l’evidente boom speculativo edilizio in corso in Città? Certo, esso genera molto lavoro e fatturato per le aziende, introiti sostanziosi per le casse statali ma… potrebbe anche finire male.

AS  Il boom speculativo edilizio, quando è finanziato dai privati e rispetta i piani regolatori fa parte del piano di sviluppo dei comuni. Se ci fosse una bolla immobiliare essa fungerebbe da regolatrice del mercato e, trattandosi di denaro privato, punirebbe quei privati che hanno sbagliato investendo troppo. Nulla di strano, visto che sono denari privati.

Il Campo Marzio è una vasta area pregiata sulla quale il Comune (con l’eventuale concorso dei privati) potrebbe edificare qualcosa di bello, di utile e addirittura necessario. Lei avrebbe un progetto?

AS  Qualcosa di bello, di utile o addirittura necessario è facile da decidere solamente in presenza di un progetto costi/ricavi e, qualora fosse economicamente equilibrato, occorre reperire i fondi necessari. Senza queste premesse la gente rischia di fantasticare, molto pericoloso.

Come immagina il futuro del suo comune di residenza, Sonvico, in seno a Lugano, della quale è ormai divenuto quartiere?

AS  Ero contrario all’integrazione in Lugano. È evidente che le aree di Sonvico, fra le più belle del Cantone, sono estremamente appetibili alla speculazione. Speriamo che sia obiettivo comune di mantenere alta la qualità di una zona così bella.

Lei è arrivato, molti anni fa, dall’Italia. Come vedeva prima, da oltre frontiera, il Ticino?

AS  Molti anni fa il Ticino era diverso. Negli anni ’80 sarebbe stato difficile fare industria, non si trovava il personale e i permessi erano scarsi. Oggi si trova il personale e si può lavorare ma l’ambiente in generale si sta degradando.

Per finire, qual è l’oggetto più splendido e più prestigioso di questa Città regina? Una sola risposta possibile scegliendo tra 1) L’USI 2) Il Cardiocentro  3) Il LAC  4) Il nuovo Centro di calcolo con il supercomputer   5) X (altro)

AS  L’oggetto più prestigioso di Lugano è Lugano stessa e, se qualcosa può migliorare la sua immagine, questo è il LAC, a patto che sia gestito da privati con una partecipazione minoritaria eventuale del Comune.

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