Pubblichiamo questa presa di posizione di Lorenzo Quadri, a nome della Lega dei Ticinesi, dai toni particolarmente accesi, non senza permetterci di osservare che il Governo cantonale è a maggioranza relativa leghista.


Con la scusa dei programmi Interreg, al DECS hanno deciso di spalancare le porte ad apprendisti transfrontalieri. Il dipartimento di Manuele Bertoli ha fatto un accordo con al Provincia di Como per la creazione di una rete di aziende – al di qua e al di là del confine – nelle quali l’apprendista potrà svolgere una parte della proprio tirocinio. I ticinesi potranno completare il percorso formativo in Italia, e viceversa, gli italiani lo potranno fare in Ticino. Il progetto pilota prevede di operare in due ambiti professionali: la vendita e il mobil design.

La Lega dei Ticinesi è sconcertata da questa invenzione del DECS e del funzionario rosso Vittorio Silacci (già candidato trombato della sinistra unita al CC di Bellinzona) che si permette di fare dichiarazioni ai media su un progetto non ancora definito e presentato solo nelle grandi linee ai membri del Governo. Progetti Interreg, che ricordiamo, sono solo di interesse sul lato italiano, in quanto il finanziamento con fondi europei raggiunge la copertura dell’80% dei costi, mentre su lato elvetico coprono solo il 20% dei costi. Quindi, oltre il danno, anche la beffa!

Silacci è un miracolato che ha sempre avuto un qualche padrino radico-socialista pronto a salvarlo, come quella volta dei crediti gioventù e sport. Non è però con progetti demenziali come questo che potrà riabilitarsi agli occhi della popolazione ticinese preoccupata per il futuro dei propri figli. Oltretutto l’apertura avverrebbe in un ambito – quello della vendita – dove i tassi di disoccupazione sono altissimi, dove è già in atto la sostituzione di personale residente con personale frontaliero e dove, per i piccoli negozi, non esiste un contratto collettivo di lavoro.

Il Cantone sta facendo grossi sforzi per promuove la formazione personale sia tra i giovani sia tra i datori di lavoro, ma si sa che i posti di apprendistato a disposizione sono insufficienti. Questa trovata demoralizza i ragazzi ticinesi e va assolutamente combattuta. La Lega dei Ticinesi, con Michele Guerra, ha già presentato una interrogazione per chiedere lumi su coloro che hanno perso il lume della ragione.

Per la Lega dei Ticinesi, on. Lorenzo Quadri