L’FBI impiega 15’000 agenti sotto copertura, dieci volte in più rispetto al 1975. Un esercito di spie che negli anni hanno saputo impedire che un numero impressionante di attentati terroristici e di catastrofi avvenissero sul suolo americano. Questi agenti sono anche responsabili di un’altra cosa importante : la preparazione di questi attentati.

Nel corso degli ultimi anni l’FBI ha usato informatori specializzati non solo per classificare i presunti terroristi ma per metterli in trappola sin dalle prime mosse.
Un recente rapporto redatto dal sito Mother Jones e dal Investigative Reporting Program dell’università di Berkeley in California, analizza statistiche eloquenti sul ruolo degli informatori del FBI negli affari di terrorismo di cui si è occupato lo stesso FBI nell’ultimo decennio.

Il rapporto rileva che l’FBI infiltra regolarmente comunità dove sospetta vi siano potenziali terroristi. Qualunque siano le intenzioni reali dei loro obiettivi, gli agenti sono mandati in queste comunità per integrarsi, trovare sospettati che potrebbero condurre attacchi solitari e più o meno incoraggiarli a farlo.
Fornendo armi, fondi e un piano, gli agenti del FBI incoraggeranno queste persone, che da sole non sarebbero passate all’azione, a partecipare alla preparazione di attentati terroristici, unicamente allo scopo di arrestarle prima che l’attentato abbia luogo.
Un ex ufficiale di alto rango del FBI ha confidato a Mother Jones che per ogni informatore ufficialmente impiegato dall’agenzia, sino a tre agenti lavorano, non ufficialmente, sotto copertura.

L’FBI ha utilizzato questi informatori per preparare e poi sventare diversi dei più grandi e potenziali attacchi di questi ultimi anni.
Il rapporto rivela che i tentativi di attacco terroristico alla metropolitana di Washington, in quella di New York, il tentativo di distruggere la Sears Tower di Chicago e molti altri sono state operazioni orchestrate dal FBI.

(Fonte : mondialisation.ca)