Questa riflessione appare oggi sulla pagina Facebook del consigliere nazionale Lorenzo Quadri.

[commento, fdm] Personalmente ricordo un caso, grave e con conseguenze gravi, lontano nel tempo senza essere infinitamente lontano, nel quale il potere seppe difendere il segreto assoluto. Nessuno seppe nulla. Ovviamente con “nessuno” si vogliono significare “pochissime persone”. La giudicai una dimostrazione impressionante di efficacia e di controllo. Ma erano, forse, altri tempi. 



Trovo l’accanimento mediatico nei confronti di Michele Barra, consigliere di Stato in pectore, del tutto ingiustificato, o meglio giustificato solo dal fatto che Barra è leghista, e quindi si utilizza un metro diverso, nel tentativo di criminalizzare il Movimento che ha la grave colpa di vincere le elezioni. Trovo scorretto il tentativo di demolire una persona per un tasso alcolemico appena superiore allo 0.8 per mille, ossia appena sopra al limite che, fino a non moltissimo tempo fa, era quello legale. Questo mentre ci sono delinquenti a piede libero…

Certo, sono cose che sarebbe meglio non succedessero, ma se questi sono gli argomenti con cui qualcuno pensa di combattere la Lega, possiamo dormire tra quattro guanciali. E il fatto che i media di regime, nel tentativo di nuocere la nostro movimento, debbano attaccarsi a simili questioni, la dice lunga. Sarebbe interessante sapere quanti degli improvvisati ed interessati censori non hanno mai infranto nemmeno una prescrizione del codice stradale. Che un bicchiere di troppo ad una cena sia alla stregua di un motivo di ineleggibilità è una teoria a dir poco inconsistente. Preoccupiamoci piuttosto di quei politici che stanno sfasciando il paese a suon di demolizione di frontiere e di aperture scriteriate…