Scott Minerd, global chief investment officer di Guggenheim Partners, accusa le politiche monetari espansive delle banche centrali di avere trasformato il mercato obbligazionario americano in uno schema Ponzi.

Minerd fa riferimento alla piramide di operazioni fraudolente che serve per ripagare i soldi di un investitore con gli investimenti di un altro, gonfiando il valore degli asset fino a quando la bolla esplode.
L’economista sostiene che negli Stati Uniti il programma di acquisto illimitato di bond americani, noto sotto il nome di quantitative easing, ha generato una fiducia fasulla e ingiustificata nel mercato obbligazionario.

Gli operatori dei mercati sono convinti che gli investimenti nei titoli di Stato continueranno ad aumentare i prezzi. Ma proprio come accade per gli schemi Ponzi, il prezzo dei bond è diventato completamente disconnesso dal valore sottostante.