L’auspicato svincolo autostradale di Sigirino risveglia dal letargo invernale i Verdi luganesi con un comunicato stampa tardivo, approssimativo e dal quale si evince sia quanto poco siano informati sulla questione, sia soprattutto quanto poco conoscano la Valle Vedeggio e in particolare il comune di Monteceneri.

Il “sentir parlare” affermato dal Sig.Collura, è invece una realtà ben concreta, in quanto è in corso uno studio (Masterplan Medio-Alto Vedeggio) che vuole analizzare nel concreto tutte le possibilità affinché si possa salvaguardare il territorio ma che, nel contempo, sostenga quello che è lo sviluppo sociale ed economico della regione. Inoltre non va dimenticata l’iniziativa generica del gruppo UDC in Gran Consiglio, la quale chiede che il Cantone faccia il necessario nei confronti dell’USTRA per vedere completato questo svincolo autostradale. In quanto alle distanze, queste non sono poi così ridotte come ci vogliono far credere, basta vedere, al di là del Gottardo,  il numero di svincoli con una distanza quasi pari alla distanza tra Rivera e Sigirino.

È interessante notare che, passato il tunnel del San Gottardo (del quale auspichiamo inizino a breve i lavori per il raddoppio), tra lo svincolo di Wassen e quello di Amsteg ci siano meno di 11 Km di distanza, fra Wassen e Göschenen addirittura circa 5 Km, mentre qui si parla di qualcosa di poco più di 8 Km; quindi – chilometro più, chilometro meno – siamo perfettamente dentro un margine di manovra ragionevole per chiedere all’USTRA il mantenimento e completamento dello svincolo a Sigirino.

Inoltre, dietro la volontà di realizzare tale svincolo, non c’è di certo il rilancio del comune di Mezzovico che, a quanto pare, sta andando a gonfie vele anche senza. È tuttavia innegabile che questa zona e le sue industrie danno lavoro a qualcosa come 2’500 persone e che i mezzi pesanti che devono giungere a tali industrie sono costretti a percorrere diversi chilometri attraversando vari centri abitati, il tutto per raggiungere gli svincoli attualmente più vicini (Manno e Rivera). Non sono però solo i mezzi pesanti e i lavoratori di queste industrie ad attraversare i centri abitati dei paesi sulla cantonale, ma anche i normali cittadini.

Il Sig.Collura sostiene che la maggior parte degli abitanti di Taverne, Capriasca, Valcolla, Comano, Porza, Origlio, Cureglia, Ponte Capriasca e zone limitrofe utilizzerebbe lo svincolo di Sigirino e non quello di Lugano Nord. Infatti – lui non deve essersene accorto ma noi montecenerini sì! – molti di coloro che abitano in questi comuni, pur di non farsi code allo svincolo di Manno, preferiscono già ora farsi quei 20 minuti in auto in più, ma scorrevoli, per imboccare quello di Rivera.

Le strade cantonali della Valle Vedeggio e, nello specifico, del comune di Monteceneri, sono dunque già ben più che frequentate; ciò senza contare anche gli abitanti dei comuni adiacenti ai piedi del Monte Ceneri che non usano l’imbocco a Bellinzona Sud, ma risalgono quest’ultimo sempre per prendere l’entrata a Rivera.

Quanto sopra riportato è poi comprovato dai dati forniti dallo studio “Qualità dell’Aria in Ticino” del giugno 2011, il quale evidenzia come i passaggi medi giornalieri in zona Monteceneri si attestino su ben 45’981 unità contro, a titolo d’esempio, le pur già notevoli 14’981 del tunnel del San Gottardo.

Quindi, non si capisce bene come di fronte a una tale sollecitazione delle strade cantonali in questo tratto, si arrivi a parlare di un peggioramento della qualità di vita, quando invece uno svincolo porterebbe solo un miglioramento in tal senso, togliendo una buona fetta di traffico dalle cantonali convogliandolo sull’autostrada.I mezzi pubblici ci sono (Tilo a Rivera-Bironico e Autopostale), ma bisogna anche capire che se non c’è la massa critica di utenti che ne usufruiscono, sarà difficile potenziarli e mantenerli perché costano (!); infatti la domenica la corsa è stata soppressa proprio perché scarsamente usufruita.

Stupisce poi che nel comunicato dei Verdi luganesi si parli più che altro delle industrie di Mezzovico come generatrici quasi esclusive di traffico, e di quello che potrebbe generare maggiormente l’apertura dello svincolo, ma interessante che non si accenni minimamente alla discarica del Petasio (con la polvere sollevata dal viavai camion) che, vista la chiusura del centro inerti di Stabio, dovrà sobbarcarsi anche di quegli scarti.

La popolazione, le industrie, il traffico e le esigenze di spostamenti si sono evoluti in questi ultimi vent’anni ed è dunque importante esserne coscienti che, per salvaguardare la qualità di vita dei paesi “tagliati” dalla strada cantonale, il traffico debba essere riversato sull’autostrada. Quindi, svincolo di Sigirino, SÌ grazie!

Lara Filippini
Deputata UDC in Gran Consiglio e consigliera comunale a Monteceneri