Da qualche giorno McDonald’s Israele si trova al centro di vive polemiche per il rifiuto di aprire una succursale a Ariel, colonia di 20’000 abitanti nel cuore della Cisgiordania.

A Ariel, il gigante israeliano dei supermercati discount Rami Levy costruisce un centro commerciale che dovrebbe comprendere una cinquantina di negozi, ristoranti e bar.
Sette mesi fa, al momento del lancio del progetto, aveva contattato Omri Padan, proprietario del franchising in Israele, per proporgli di aprire un McDonald’s nel futuro centro commerciale.
La risposta era stata negativa. Un secco rifiuto nel rispetto della linea di Omri Padan, uno dei fondatori del movimento anti-occupazione : mai fare business oltre la linea verde, cioè nei territori occupati.

L’informazione ha fatto il giro dei media e dei social network e i coloni israeliani sono stati chiamati a boicottare i ristoranti McDonald’s.
“McDonald’s è passato dal settore degli affari a quello di un’organizzazione dotata di un’agenda politica anti-israeliana – ha spiegato Ygal Delmoni, numero due del movimento delle colonie – Ci aspettiamo che i cittadini israeliani, e soprattutto quelli che vivono in Cisgiordania, non entrino più in un ristorante McDonald’s in Israele.”

Da parte sua il sindaco di Ariel, Eliyahu Shaviro, ha definito disgraziata la decisione di non aprire una succursale McDonald’s nella sua città : “E’ discriminazione nei confronti dei miei concittadini.”

I sostenitori di Omri Padan accusano Rami Levy di fare tanto chiasso attorno al suo progetto di centro commerciale a Ariel, mentre Padan non ha mai fatto mistero della sua posizione al riguardo.

Yariv Oppenheimer, dirigente dell’associazione “Peace, now”, ha invocato il diritto democratico degli individui e delle aziende di agire in funzione dei loro valori, siano essi ideologici o morali : “In Israele il settore degli affari è oggetto di forti pressioni per investire e operare in Cisgiordania. Non si possono obbligare le imprese a sostenere la colonizzazione.”

Sulla sua pagina Facebook, Elie Yshaï, uno dei dirigenti del partito ultra ortodosso Shass, ha fatto la proposta ironica di mandare a Omri Padan una cartina geografica, per mostrargli le frontiere attuali di Israele.

Il principale concorrente di McDonald’s nella regione, Burger Ranch, ha subito approfittato dell’occasione annunciando che aprirà un ristorante a Ariel, “per la grande gloria di Israele”.