L’Italia ha ancora molto lavoro da fare, nonostante le azioni decise dalla fine del 2011 per rafforzare i conti pubblici. Il lavoro non è ancora completato e un ribilanciamento del risanamento fiscale è assolutamente necessario per sostenere la crescita.

Lo dice il Fondo monetario internazionale, che rivede al ribasso le stime di crescita sul Pil italiano da -1,5% a -1,8%.

Il Fondo monetario insiste sulla necessità di risanare i conti pubblici, affermando che è necessario modificare la composizione del risanamento attraverso tagli di spesa e minori tasse.
Ma con “minori tasse” non intende certamente l’abolizione della tassa sulla prima casa, l’IMU : “La tassa IMU va mantenuta per ragioni di equità ed efficienza e la revisione dei valori catastali accelerata per assicurare l’equità.”