Arrivano alle tre e un quarto, con il classico quarto d’ora accademico, alla spicciolata. Il Sindaco, Michele Foletti, Giovanna Masoni, Cristina Zanini. Hanno fatto “clausura” – con il Vicesindaco, Lorenzo Quadri e Angelo Jelmini – per un giorno e mezzo, tutto lunedì e martedì sino alle 14. Dicono cose gravi o, per lo meno, le dicono in tono grave. I giornalisti ascoltano con grande attenzione.

La prima impressione del profano (per esempio: io) è che i Leghisti si siano dannati l’anima in una campagna elettorale furiosa e vittoriosa… per ritrovarsi in mano la Peppa Tencia! Naturalmente questa è un’idea superficiale e abbastanza stupida. Lugano vale, vale molto ed è grande, e – benché si ritrovi leggermente in bancarotta (novità dell’estate) – rimane una ghiottissima preda.

Prima di addentrarci in un esame delle cifre, fornite in abbondanza, ci permettiamo di formulare alcune osservazioni personali, approfittando della tastiera e del sito, che ci appartiene (a me e alla mia collega).

“Il moltiplicatore non è un tabù” ci fa sapere il Sindaco. Ma qui la memoria forse gli fa difetto, perché per la Lega il moltiplicatore è un tabù (o quanto meno lo era fino al 7 marzo 2013). Il Sindaco sarà lieto di apprendere che l’on. Quadri comunica urbi et orbi la sua idea, contraria, dalla pagina di liberatv.

Dopo l’esposizione dell’autorità, un giornalista ha rotto il ghiaccio ponendo la prima domanda (assolutamente banale). “Il quadro che ci viene presentato oggi è davvero allarmante. Ma non sono passati neppure tre mesi dalle elezioni del 14 aprile. Possibile che in campagna elettorale nessuno abbia detto nulla?” Molto giustamente il Sindaco ha risposto (ci sembra di ricordare): “Vogliamo guardare avanti”.

NOTA. Il professor Francesco Russo, luganese DOC, matematico, che mi onora della sua amicizia, mi scrive da Parigi (Facebook): “Francesco, come mai queste cose appaiono solo ora, subito dopo le elezioni? La cosa non era visibile prima di aprile?”

Lo stesso giornalista ha rivolto una seconda domanda, questa volta all’on. Giovanna Masoni Brenni (una domanda assolutamente banale). “Nello scorso quadriennio Borradori e Foletti in Municipio non c’erano, ma lei c’era. Ci dica che cosa ha visto, come si sono evolute sotto i suoi occhi le finanze cittadine”. Qui Giovanna ha risposto con bella sincerità: “La Sua è una buona domanda!” Poi ha soggiunto, seria, una frase rivelatrice: “È stato un quadriennio molto difficile, ben peggiore del precedente. Un Municipio diviso…” E sicuramente non ha detto tutto.

Una terza domanda non è stata posta, perché il giornalista (suppongo) non se l’è sentita di approfittare oltre misura. Più o meno questa: “Questa situazione disastrosa non può essere stata causata da un’amministrazione per lo meno imprudente”? Ma come si fa a rispondere a domande non fatte?

Giunti a questo punto, come si può rimediare? Il sistema c’è, non ci piove: nominare una commissione (fatto), razionalizzare, ristrutturare, limare, prepensionare, raschiare il fondo del barile, scovare sponsorizzazioni, riflettere sulla necessità, meditare sull’utilità, fissare obiettivi e date (pareggio entro il 2018, e sarà un bell’exploit, se si pensa che la Cassa Pensione dei dipendenti dello Stato sarà risanata entro il 2040, allorquando io dormirò da anni il sonno dei giusti, dopo aver consegnato ai posteri la mia opera fondamentale). È a questo punto che si presenta, naturale e impellente, la quarta domanda, che è la più importante di tutte. Avrà la forza il Municipio di prendere simili decisioni spiacevoli? Lasciamo la risposta agli affezionati lettori di Ticinolive.

 

IMPIETOSI, I NUMERI

Evoluzione del deficit:

nel 2013:   43 milioni

nel 2014:    77 milioni
nel 2015:    94 milioni
nel 2016:   114 milioni

Ovviamente queste cifre si debbono intendere come previsione in assenza di provvedimenti correttivi. Il Municipio considera inaccettabile un simile aumento eclatante del disavanzo di gestione. L’on. Foletti ha parlato di crescita “logaritmica” del deficit, laddove solitamente si usa il termine “esponenziale”. È pur vero che, se “a elevato ad esponente x” è uguale a y, x è il “logaritmo in base a di y”. Al di là di queste sottigliezze matematiche, è fin troppo chiaro che la situazione è critica.

Bisognerà per forza di cose comprimere gli investimenti, ma una città come Lugano non può scendere al di sotto di 60/65 milioni annui.

Lugano si trova già (dal 2012) in uno stato di autofinanziamento negativo.

Se la situazione non ritorna sotto controllo i cittadini luganesi potrebbero ritrovarsi gravati di un debito di 16.000 franchi per abitante (laddove il Cantone considera già elevato un debito pro capite di 5000…)

Le lacrime e il sangue (v. sir Winston Churchill)

— AUMENTO DEL MOLTIPLICATORE

— aumento delle tariffe e dei contributi causali

— introduzione del contributo ecologico

— esame della gratuità delle manifestazioni (il biglietto non si paga mai?)

— eccetera

A questo punto mi permetto di citare l’on. Lorenzo Quadri, che dichiara sul portale di Marco Bazzi liberatv: “La mia posizione sull’aumento del moltiplicatore e sulla tassa sul sacco è chiara da molto tempo, e non è certo cambiata negli ultimi mesi. Per quel che riguarda l’aumento del moltiplicatore deve essere davvero l’ultima ratio. Se dopo aver fatto tagli con la motosega nei settori in cui si possono fare, e ce ne sono, rischiamo ancora la bancarotta, allora si può pensare a un aumento del moltiplicatore. Per quanto riguarda la tassa sul sacco, io sono contrario a questo balzello, ma se dovesse uscire dal Municipio e dal Consiglio Comunale la cosa è semplice: deciderà il popolo con una votazione”.

Con ogni evidenza il direttore del Mattino si sta ritagliando, a muso duro, il suo spazio. Oggi come oggi (ma questa non è che una mia personalissima opinione) Borradori e Quadri sono gli elementi chiave della Lega (non si offendano per favore gli altri). Borradori è l’uomo che sa ottenere il potere, molto potere, con il sorriso e le buone maniere. È liberale, psicologo, astuto. Quadri è invece un duro e rappresenta l’anima della Lega pura e dura. Insieme costituiscono un binomio perfetto.

Questa Lega ha qualcosa di fascinoso e incredibile (non dovrei scrivere queste cose). La disgrazia e la morte improvvisa si sono portate via i suoi fondatori, ha cambiato capi e facce, si è contraddetta mille volte, ha subito condanne… ed è ancora lì, procace, proterva, vincente. Come ha saputo battere il Vecchio Potere, che pareva incrollabile!

INFINE, LA TEMPISTICA

  • È costituito un gruppo di lavoro composto da: Michele Foletti, Athos Foletti (direttore delle finanze), Mauro Delorenzi (segretario generale del Comune), Maurizio Grassi, Fabiano Bonardi, Roberto Piva, Marco Hubeli, Alano Sampietro) con il mandato di elaborare “un catalogo strutturato di interventi possibili”.
  • Il gruppo presenterà le sue proposte entro fine agosto (niente vacanze).
  • In settembre il Municipio deciderà gli interventi, la priorità e la tempistica degli investimenti.
  • A fine ottobre il Municipio presenterà al CC il piano finanziario, il piano degli investimenti e il preventivo 2014.

 

“La situazione è molto, molto grave!”

 

“La Sua è veramente una buona domanda!” (eccezionale, direi)

 

“Tagli lineari? No. Sono la fine della politica”

 

“Ero in Consiglio comunale e ho votato il 75%” (bravissima)