Nulla ha il potere di affascinare la mente umana più del segreto. Parliamo di “scrittura nascosta” o “scrittura segreta”: la crittografia  (oggi ce ne occupiamo solo in senso enigmistico).

Per una definizione ci affidiamo alla Wikipedia: “È uno dei giochi enigmistici più difficili. Il solutore deve infatti scoprire una parola o una frase di senso compiuto, attraverso un procedimento induttivo. Occorre cioè tener conto del significato e/o della disposizione delle lettere (o altri simboli) presentate dall’autore in un esposto. Da quest’ultimo si risale quindi a una frase dotata di due possibili letture. La prima lettura è quella direttamente desumibile dall’esposto. La seconda lettura, o soluzione vera e propria, si ricava invece interpretando – e in genere anche raggruppando – in modo diverso le lettere della prima. Una sequenza di cifre indica la lunghezza e il numero delle parole che costituiscono la soluzione.

Se la definizione risulta oscura, prendiamoci come esempio una famosa crittografia “pura” del grande enigmista Cameo.

UGNA

(2, 6, 1, 3, 2, 7)

UGNA è l’esposto (arcaico/poetico per “unghia”); i numeri indicano la lunghezza delle parole della soluzione; per risolvere bisogna “giocare” abilmente con le lettere sino a pervenire a una frase di senso compiuto.

La soluzione:   U,N fan ale a G a sinistra d’A = un fanale a gas in istrada