Quelli che … “il moltiplicatore non si tocca!” Poi, alla prima occasione e senza che nessuno glielo chiede apertamente: “… sul moltiplicatore si può anche discutere …” Come da copione.

Quelli che … “alla fine i politici (politicanti?) sono tutti uguali.”
Balle! Anche in questo mafiosetto Cantone c’è chi ha vissuto per più di vent’anni di sola politica e facendo finta di fare opposizione (?) e chi invece, mettendoci sempre la faccia e anche del suo in maniera disinteressata, ha fatto politica perché ce l’aveva e ce l’ha nel sangue e per un certo spirito di servizio.

Quelli che … quando sedevano in Gran Consiglio erano fra i “puri e duri” (…) ed ora che sono in Consiglio di Stato sono diventati molto istituzionali e altrettanto accomodanti. Dovevate dirlo prima! La solita storia che si ripete.

Quelli che … per i quali ad un certo punto, estate 2011, sono diventato “scomodo” (avrei fatto ombra a qualcuna?) quindi “era meglio che mi allontanassi.”
Non porgo l’altra guancia e neppure devo ringraziare a vita qualcuno per un posto di lavoro o in politica; per cui sbaglia, e di grosso, chi pensa che in vista del 2015 io me ne starò calmino …

Quelli che … politici di un certo rango, hanno fatto di tutto per entrare in una Loggia massonica (complimentoni!) e chi invece non ci ha mai lontanamente pensato. Non notate differenze? Male, anzi malissimo!

Quelli che … “il Nano aveva detto, … il Nano avrebbe voluto così (?), … ecc.”
Anche chi scrive sovente si sentiva con l’indimenticabile Nano, piaccia o non piaccia a chi pensa ora di condurre il vapore.

Ad esempio, di Giovanni Leonardi quale eventuale membro del CdA di AET (e probabile futuro presidente) il Nano me ne parlò, nel suo ufficio, i primissimi mesi del 2011. Questo perché ero allora membro della Commissione Energia del GC per la Lega dei Ticinesi e anche perché sono nato e cresciuto a Giornico, come d’altronde Giovanni Leonardi. Potrei andare avanti per molto.
Penso non sia un segreto per nessuno il fatto che il Nano avesse le “sue simpatie” (che sentiva a seconda delle problematiche e del momento) ma anche un profondo senso dell’amicizia.
Quel senso di amicizia che molti “pavoni dell’ambiente” oggi hanno purtroppo dimenticato e sacrificato sull’altare di un certo malsano arrivismo.
Ma si sa, da questo Cantone dove tutto va a rilento e dove un Consiglio di Stato (non parlo ovviamente dell’ultimo inquilino arrivato, anzi …) sempre più debole e a vocazione “scaricabarile”, non si accorge che l’Amministrazione cantonale attuale è fuori dai parametri (ad esempio, quanti giornalisti ci lavorano e con che ruolo?) e sta assorbendo, da anni, troppe risorse economiche, non c’è purtroppo d’aspettarsi più nulla.

L’aprile 2011, ed ero uno di quelli che ci aveva creduto, aveva suscitato in parecchia gente molte speranze e altrettante aspettative.
Posso dire che, in pratica, non è cambiato nulla? E il mio non è disfattismo, è una semplice costatazione.
Sto parlando ovviamente di progettualità, di sostanza e di vera politica, non della solita politichetta in salsa ticinese che ci rende sempre meno credibili agli occhi di Berna, salvo rarissime eccezioni.

Il tempo passa veloce in politica e l’aprile 2015 non è poi così lontano, staremo a vedere. Quel che è certo è che il mio, come penso anche quello di altri, stavolta non sarà più il ruolo e il voto “dell’utile idiota”.

Donatello Poggi
Biasca