Congedo della “General Manager” e soppressione del dicastero LAC: motivi, bilancio, conseguenze

INTERROGAZIONE


Questa interrogazione, apparentemente spietata, è in realtà ragionevolmente spietata e merita una precisa risposta. A questo punto qualcuno dirà che Martino Rossi e il prof. De Maria vanno d’accordo, ciò che non mancherà di stupire. In verità una divergenza c’è, e si vede quando si arriva al dunque, cioè quando ci si domanda “Che fare?”

— Martino Rossi dice: aumentiamo le tasse!

— Francesco De Maria dice: smettiamola di buttare i soldi dalla finestra!


Ai primi di luglio si è appreso dai media che la “General Manager” (GM) del LAC (Nuovo Centro Culturale, tuttora in gestazione) è stata “congedata”, non sappiamo se con o senza gli usuali “ringraziamenti per il suo prezioso impegno al servizio della Città”.

È una buona notizia per chi, come i sottoscritti, ha sempre ritenuto che quella funzione mal definita e il dicastero LAC di cui era la direttrice (separato dal DAC, dicastero attività culturali) portavano confusione nella gestione della politica culturale della Città e costi supplementari senza benefici tangibili.

Ricordiamo, ad esempio, quanto scriveva la Commissione della gestione nel suo rapporto sul preventivo 2011:

“Le attività culturali della città sono dunque gestite da due dicasteri, ciò che rischia di creare confusione anziché chiarezza in un settore dove sono per altro già attivi anche il dicastero Giovani ed Eventi, il dicastero Finanze e quello del Turismo. Ciò va in direzione opposta rispetto all’auspicio di maggiore semplicità e funzionalità nella struttura organizzativa del DAC e del progetto LAC, come indicato nel Rapporto della Gestione sul MMN 8045, del 5 luglio 2010, a pag. 8-10”.

Il nuovo dicastero e la GM sono entrati in funzione nel gennaio del 2010.

Per quanto è dato sapere, la GM era retribuita con 230’000 Fr./anno: dal 2010 ad oggi (3 anni e mezzo) il costo diretto della sua funzione sarebbe dunque ammontato a 805’000 Fr. (+oneri sociali a carico del datore di lavoro).

Le spese complessive del dicastero LAC (consuntivi 2010, 2011, 2012) sono ammontate a 4’275’566 Fr., i suoi ricavi a 188’673 Fr.: il suo costo netto, dunque, a 4’086’893 Fr.

Ricavi insignificanti, benché una delle sue missioni fosse il “Fundraising”, ossia la raccolta di donazioni e sponsorizzazioni per l’assieme delle attività culturali promosse dalla Città.

Il Dicastero LAC, con la nuova legislatura, è stato opportunamente soppresso.

Come a suo tempo indicato dal Municipio, al dicastero LAC sarebbe dovuta subentrare la “Fondazione Lugano per il Polo culturale” (creata il 20 ottobre 2011 e rimasta una “fondazione fantasma”, cioè totalmente inattiva).

Il dicastero LAC avrebbe avuto il compito principale di promuovere (in Ticino, in Svizzera e all’estero) la “struttura”, cioè il futuro nuovo centro culturale, come pure l’offerta culturale stessa dell’attuale Dicastero Cultura e poi del LAC. Questi ed altri compiti andavano a sovrapporsi in parte alle attività del DAC, ma anche di altri servizi dell’amministrazione comunale preposti ad attività di  comunicazione e promozione ( “City marketing”, Turismo,….).

Il dicastero LAC avrebbe dovuto anche impostare (secondo la risposta del Municipio, del 26 gennaio 2011, all’interrogazione N. 307 di M. Rossi del 7 dicembre 2010) quel 30-40% di attività non gestite dal DAC, ma da svolgere nel nuovo centro culturale, che il Municipio indicava con i termini seguenti:

 

“congressi, seminari, convegni e attività di alta formazione che non rientrano fra quelli culturali; presentazioni e eventi commerciali di richiamo; esposizioni commerciali (libri, antiquariato, giocattoli, arti minori, ecc.); eventi commerciali legati ai beni di lusso (moda, gioielli, accessori, glamour); festival delle professionalità nelle arti e nella cultura; fiere commerciali di antiquariato, del libro, ecc.”.

Domande

Alla luce di quanto precede, si chiede al Municipio di voler cortesemente rispondere alle domande seguenti:

  1. Quale è il bilancio dell’attività di tre anni e mezzo del controverso Dicastero LAC e della sua General Manager? (Risultati utili per l’attuale gestione della politica culturale, per la futura gestione del nuovo centro culturale, costi e benefici della suddivisione, ora riassorbita, fra DAC e LAC…)
  2. Quali i motivi del licenziamento della General Manager? Quale il suo eventuale costo (liquidazione, bonus…)?
  3. Che ne è del personale del dicastero LAC?
  4. È sempre attuale il proposito di far gestire il nuovo centro culturale LAC dalla “Fondazione Lugano per il Polo culturale” e/o dalla sua prospettata, ma mai meglio precisata, “società di gestione” che ne avrebbe rappresentato il braccio operativo?
  5. È sempre attuale il proposito di destinare il 30-40% delle potenzialità del futuro LAC ad attività “altre”, non propriamente culturali e non programmate e gestite dal DAC? Se sì, chi se ne occupa ora (se mai qualcuno se n’è occupato?)

Martino Rossi, Raffaella Martinelli Peter e Simonetta Perucchi Borsa, consiglieri comunali