Negli ultimi due mesi, il corso del petrolio è progredito del 12%, quello dell’oro del 15%. Per quanto riguarda quest’ultimo, si tratta di un balzo in avanti causato da speculazione.

L’estate è stata favorevole per le materie prime. Sui mercati il sussulto dei metalli preziosi in luglio e in agosto si fa notare : + 15 % per l’oro, +24 % per l’argento, + 14 % per il platino.
Il corso del petrolio americano, il WTI, è salito del 12 %, il brent del Mare del Nord del 13 %, mentre i metalli industriali, quotati al London Metal Exchange (LME), sono progrediti in media di 5 %.

In agosto l’indice di riferimento Standard & Poor’s GSCI, che misura l’evoluzione di 24 materie prime, ha guadagnato 3,4 %. La performance sorpassa quelle di azioni e obbligazioni e anche quella del dollaro per il terzo mese consecutivo.
Di conseguenza, globalmente, le materie prime hanno cancellato le perdite accumulate durante un primo semestre complicato.

L’aumento del rischio geopolitico è uno dei principali fattori di questo aumento dei corsi, soprattutto per quanto riguarda oro e petrolio.
Nelle ultime settimane, l’eventualità di un attacco americano in Siria e quella di un sollevamento dell’intera regione ha nettamente sostenuto il corso del petrolio.
Gli investitori hanno acquistato oro per coprirsi contro l’aumento dell’inflazione nel caso di un proseguimento dell’aumento dei prezzi dell’energia.
“Storicamente, oro e petrolio sono state le materie prime più sensibili a questo genere di sviluppo. Questo riflette lo statuto di valore rifugio del metallo prezioso e il fatto che il Medio Oriente, fonte maggiore di rischio geopolitico, detiene oltre due terzi delle riserve di petrolio mondiali – sottolinea Michael Lewis, strategista presso la Deutsche Bank.

Al di là del contesto geostrategico, i prezzi del petrolio reagiscono anche alle offerte provenienti da Irak, Iran, Nigeria e Libia. Al contempo la domanda freme. Negli Stati Uniti progredisce nuovamente, dopo un calo durato tre anni.

Altro catalizzatore della recente ripresa delle materie prime è la Cina.
Le preoccupazioni legate alla prospettiva di un forte rallentamento dell’economia cinese si sono allontanate. In agosto il paese ha segnato un miglioramento degli indici dell’economia reale.
L’indice PMI di HSBC pubblicato il 2 settembre segna un ritorno alla crescita nel settore manifatturiero in agosto. L’annuncio ha fatto salire il rame del 2 % a Londra e l’argento, considerato metallo industriale, di quasi il 3 %.