Per ripianare il debito sovrano, troppo alto, il governo della Polonia ha varato quella che ha opportunamente chiamato “Revisione delle pensioni”.

Opportunamente perché la denominazione vuole essere politicamente corretta e non dire quello che è in realtà: ossia il trasferimento allo Stato – cioè la confisca – di metà delle pensioni private.

Il governo polacco sta facendo fronte a un debito nazionale troppo alto e dunque non è in grado di emetterne di nuovo.
Per questo motivo, attraverso la “revisione delle pensioni”, nazionalizza i fondi pensione privati trasformando i loro possedimenti di bond in “asset”.
I nuovi asset confiscati verranno utilizzati per abbassare il rapporto debito/pil. Quando (e se) il livello debito/Pil scenderà al di sotto di una determinata soglia, il governo tornerà a emettere nuovo debito sovrano.

Come fanno rilevare gli economisti, questa riforma decimerà il sistema di fondi pensionistici privati, creando uno spazio fiscale che assicurerà vita più facile al governo.

(Wall Street Italia.com)